
Troppo spesso per un piccolo mal di testa ci si imbottisce di analgesici, ogni piccolo dolore viene troncato sul nascere, anche la febbre, il più grande campanello d'allarme a disposizione del corpo viene messa a tacere con antipiretici prima che essa possa manifestarsi. Certamente a nessuno piace soffrire o star male, ma quello che spaventa è la facilità nel sopprimere tutti i fastidi con medicinali. Basti pensare che la maggior parte dei prodotti da banco sono inefficaci e costosissimi (le molecole e i principi attivi sono quasi sempre gli stessi, quello che cambia è il nome e il prezzo) e potrebbero essere sostituiti con una buona alimentazione ricca di frutta e verdura.La carenza di vitamine o sali minerali deve essere combattuta mangiando cibi più sani possibili. Basti pensare che nella tanto odiata verdura e nella frutta (specie se biologica) abbiamo tutto il necessario per godere di un'ottima salute. Al mal di testa si potrebbe ovviare a volte con una semplice dormita, un po' di riposo e integrando lunghe bevute di acqua (fino a due litri al giorno) con cibi ricchi di vitamine, anzichè prendere il Moment nel comodissimo salvablister. Comodissimo salvablister? Ma cos'è un divano? Forse un divano o un letto è comodo, non riesco ad immaginare un comodissimo salvablister. In ogni modo, tutto questo per dire di usare un po' di più il cervello e meno la frenesia di dover integrare, migliorare o modificare i disagi di un corpo che dovrebbe solo ritrovare la sua regolarità in armonia con la natura. Il rischio inoltre è di far cadere troppo spesso nel carrello della spesa anche prodotti che forse meriterebbero proprio di tornare sugli scaffali delle farmacie (le controindicazioni di questi prodotti a volte spaventerebbero anche un serial killer). Nei supermercati tuttavia oggi c'erano anche dei farmacisti assunti dalla Coop Estense proprio per vigilare e consigliare i consumatori. Quello che mi viene da pensare è che l'ottimo farmacista che lavora per il supermercato, forse oltre a render conto all'etica medica, dovrà render conto al datore di lavoro. Probabilmente quindi le vendite di questi prodotti saranno un incentivo o un premio proprio per i guadagni del farmacista... cosa pensate che consiglierà?