
Oggi queste fantasie sono reali e noi tutti possiamo percepire tale crisi (nonostante i nostri politucoli scorrazzino per l’Italia a nostre spese) sul caro vita. Questi discorsi non interessano i grandi finanzieri e i grandi investitori, investono frontalmente i cittadini che lavorano, coloro i quali pagano le tasse e percepiscono un salario misero rispetto al costo della vita. Ogni bene di prima necessità è legato al petrolio, ogni cosa che acquistiamo è vincolata all’oro nero. L’aumento dei prezzi è da attribuirsi maggiormente a questa grande speculazione, ormai sotto gli occhi di tutti.
Il futuro governo Berlusconi-Veltroni dovrà necessariamente tornare a parlare di energia nucleare (anche se tutti sappiamo non essere una soluzione valida) e di crisi dei mercati, assisteremo ad uno dei periodi più brutti della nostra storia. Saremo umiliati e privati della dignità di uomini per ingrassare i banchieri che per anni ci hanno derubato di ogni forma di bene. Chi non avrà risorse, provviste e un luogo per ripararsi dovrà soccombere al futuro prossimo, senza potersi ribellare, senza avere alternative. Sarà bello ricordare il passato e sognare come era il bel Paese, prima che diventasse una colonia statunitense e poi una filiale della BCE.