
Le continue irrorazioni chimiche, stanno indebolendo acque e terreni, le conseguenze di questa barbarie sono ormai visibili a tutti. Riusciamo solo a percepire l’entità del problema, perché saranno necessari anni prima di rendersi conto dei reali danni. Le acque contaminate di tutte le porcherie piovute dal cielo, vengono utilizzate delle nostre piante esauste. Gli animali e gli uomini mangiano quelle piante e i frutti di questa terra. Riuscite a percepire la gravità del problema? La punta dell’iceberg è solo visibile ai pochi che vogliono guardare, gli altri se ne tengono a debita distanza, come se il problema non riguardasse le proprie vite e quelle della loro prole. Le api, i pipistrelli e tutte le creature della terra sono impotenti di fronte a tutto questo male.
Oggi e ieri sono state giornate di massiccia irrorazione. Un cielo libero e pulito nella mattinata che si è trasformato in una immensa polveriera grigia, un cruciverba di scie che si sono allargate come per soffocare ogni cosa. Non c’è posto dove andare, non c’è luogo dove scappare e ripararsi. Tutto scorre sopra le nostre teste inermi, tutti abbiamo già il destino segnato. In Italia si pensa alla diossina, alle mozzarelle, nessuno spende una parola per denunciare questo scempio di immani proporzioni. Tutto questo rientra nel piano per uccidere e dimezzare la popolazione mondiale. Ormai è noto, siamo troppi e consumiamo troppo, qualcuno dovrà pur sacrificarsi. Ovviamente quel qualcuno non è rappresentato dalle caste maggiori, da coloro che decidono per noi e decidono della nostra vita.

Il sistema è ormai bacato e marcio nel cuore, non è in grado di fornire risposte ad esigenze reali, non ha a cuore la salute dei cittadini, ne salvaguarda le vite dei bambini, il reale potenziale futuro del mondo. Tutto questo ormai è normale, ci dimentichiamo troppo velocemente del passato e dei danni che ha causato, siamo molto indulgenti con i nostri avvelenatori, del resto qualcuno si dovrà pur avere in Parlamento, quindi perché lamentarsi?
Il mio non è un invito a non votare, semplicemente è il non riconoscimento di tale sistema. Il voto non rappresenta nessun tipo di democrazia, è la legittimazione dell’incoerenza del sistema politico, la legittimazione di crimini contro l’umanità. Io questa volta non posso proprio farlo, lascio a voi la parola, se ne avete il coraggio. Penso che scrivere tutto questo sia inutile, bisognerebbe parlare di Amore e mantenere un atteggiamento positivo, ma sinceramente oggi non posso, oggi sono davvero molto alterato.
In ogni caso ancora abbiamo una scelta, preferiamo morire di diossina o di veleni chimici?
Archivio fotografico dello scempio, ormai a 1120 foto.
OsservatorioScieChimiche
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OsservatorioScieChimiche2 (Nuove foto)