13 maggio 2007


LATTE PASTORIZZATO… LATTE ALTERATO!

LA PASTORIZZAZIONE DISTRUGGE IL POTERE NUTRIZIONALE DEGLI ALIMENTI E

LE VIRTU' TERAPEUTICHE DEL LATTE CRUDO CREANDO CONDIZIONI FAVOREVOLI ALLE

MALATTIE DEGENERATIVE NELLE PERSONE E NELL'AMBIENTE



La pastorizzazione, che prende il nome da Louis Pasteur, è il processo di riscaldamento cui vengono sottoposti il latte o altri prodotti alimentari. Generalmente i trattamenti di pastorizzazione sono condotti a temperature variabili da 54 a 70°C e per tempi compresi fra i 20 e i 30 minuti. I nuovi metodi "flash" di pastorizzazione riscaldano il latte da 65 a 76°C per 15-22 secondi. In tal modo si distruggono i batteri patogeni e si ritarda lo sviluppo di altri batteri. Ma, secondo lo scienziato Norman Walker, si richiedono temperature da 87 a 110°C per uccidere i microrganismi patogeni come gli agenti del tifo, i colibacilli, i micobatteri e le brucelle.

Il calore della pastorizzazione è comunque sufficiente per distruggere i batteri lattici come il Lactobacillus acidophilus, che contribuiscono a sintetizzare la vitamina B nel colon e a tenere sotto controllo i batteri putrefattivi.

Acidificando il latte che poi coagula, i batteri lattici tengono i batteri della putrefazione sotto controllo. Il latte pastorizzato, non avendo questa protezione, si potrà alterare. Quindi l'ironia della pastorizzazione è che distrugge le proprietà battericide del latte. La pastorizzazione interrompe la crescita dei batteri solo temporaneamente: in seguito i batteri rimasti si riproducono molto di più che nel latte crudo. Il chirurgo dentista Royal Lee sostiene che molti casi di brucellosi si riscontrano nelle comunità dove il latte è pastorizzato. Gli avvelenamenti da salmonella, che colpirono oltre 500 persone in Illinois e nello Iowa nella primavera 1985, vennero fatti risalire al latte pastorizzato.

Qual è la causa della brucellosi? È stato dimostrato essere una malattia deficitaria curabile negli uomini e negli animali con la somministrazione di minerali. Particolarmente importanti si sono rivelati il manganese e il magnesio.

I principali vantaggi del latte pastorizzato sono due:

  1. Il produttore può permettersi la sporcizia. Gli standards qualitativi degli animali che producono latte crudo sono considerevolmente più alti di quelli dei soggetti che producono latte da pastorizzare, e, perciò, i prodotti da latte crudo sono più costosi.

  2. È conveniente per il negoziante e per il contadino. Nonostante che il latte crudo si mantenga più a lungo del latte pastorizzato, se non viene prodotto in condizioni di massima pulizia si potrà cagliare prima di quest'ultimo. La pastorizzazione può nascondere l'odore stantio e dare al latte una vita protetta più lunga.

In che modo il calore della pastorizzazione compromette il potere nutrizionale del latte?

Il riscaldamento di ogni alimento oltre i 50°C determina la distruzione degli enzimi, i trasformatori biochimici che generano le migliaia di processi chimici continuamente attivi nel nostro corpo. Una delle funzioni degli enzimi è quella di rilasciare i nutrienti degli alimenti che consumiamo. Il calore della pastorizzazione elimina la fosfatasi enzimatica che è necessaria all'assimilazione del calcio. Alcuni ricercatori parlano di oltre il 50% del calcio presente nel latte pastorizzato che non viene assimilato dal corpo.

Perdita di proprietà alimentari, alterazione delle strutture scheletriche e altre malattie provocate dalla pastorizzazione

1 - Vitamine: la perdita di vitamine lipo-solubili come la A e la E può aumentare di oltre due terzi. La perdita di vitamine solubili in acqua come la B e la C può andare dal 38% all'80%. La perdita di vitamina C supera normalmente il 50%.

2 - Minerali: il 20% dello iodio si perde volatilizzato e si riduce la bio-disponibilità di altri minerali in varia misura.

3 - Trentotto elementi alimentari o più sono alterati o distrutti, incluse le proteine e gli ormoni così come le vitamine e i minerali sopracitati. Anche i grassi vengono alterati dal calore così come l'intero complesso delle proteine che è reso meno disponibile per la riparazione e la ricostruzione dei tessuti.

4 - Agenti anti-anemici e anti-irrigidimento: la pastorizzazione distrugge l'agente "antiirrigidimento" (fattore Wulzen) dei porcellini d'India e l'agente "antianemico" nel latte.

5 - Agente X: l'agente X utile nella riparazione dei tessuti è eliminato.

6 - Denti ed ossa: I denti nei bambini sono meno cariabili se la dieta è integrata con latte crudo invece che da latte pastorizzato.12 Il dr. F.M. Pottenger, Jr., che ha studiato gli effetti del latte crudo con esperimenti condotti su animali e persone, riporta che il latte crudo rende ossa e denti migliori rispetto al latte pastorizzato e che protegge e previene i problemi dentali, la sordità, l'artrite (dovuta alla presenza del fattore Wulzen), la febbre reumatica e l'asma.

7 - Trombosi coronarica e arteriosclerosi: dichiara il Dr. J.C. Annand di Dundee, Scozia: "I prodotti caseari sono molto nutrienti, inclusi la panna cruda e il burro crudo, non otturano le arterie, non aumentano il colesterolo nel sangue a differenza dei latticini pastorizzati ad alte temperature". E aggiunge: "il consumo di proteine da latte cotto… e non il suo grasso… è stato storicamente dimostrato correlarsi con l'alta incidenza della trombosi."

8 - Deformazioni scheletriche e malattie degenerative: È stato dimostrato che gli animali da laboratorio degenerano più rapidamente quando sono nutriti con latte pastorizzato.

Ad esempio, i vitelli nutriti con latte pastorizzato muoiono entro 60 giorni, come dimostrano numerosi esperimenti".

Forse il più famoso e classico esperimento conosciuto è quello del Dr. Francis M. Pottenger, che fu riportato al Secondo Seminario Annuale per lo Studio e la Pratica della Medicina Dentale a Palm Springs, California, nell'ottobre 1945. Il rapporto sottolinea il risultato di 10 anni di intensi studi su circa 900 gatti allevati e studiati per quattro e cinque generazioni. I gatti furono suddivisi in sei gruppi. Vennero così nutriti: il primo con carne cruda, latte crudo e olio di fegato di merluzzo. Il secondo riceveva la stessa dieta con la differenza che la carne era cotta. Agli altri gruppi venne somministrata carne cruda e vari tipi di latte cotto, come latte pastorizzato, latte in polvere e latte condensato. Soltanto i gatti del primo gruppo rimasero sani per tutta la durata dell'esperimento. I gatti degli altri gruppi soffrirono di deformazioni dello scheletro, infestazioni da parassiti, allergie, artriti, sterilità, lesioni alla pelle, lesioni cardiache e molte altre condizioni degenerative simili a quelle riportate nella medicina umana.

Uno dei più interessanti fenomeni dell'esperimento fu osservato nei recinti che ospitavano i gatti dopo che l'esperimento fu terminato. I recinti rimasero incolti per diversi mesi. Le erbe selvatiche crebbero in ogni recinto ma soltanto nei recinti che avevano ospitato i gatti nutriti con latte crudo crebbero in modo lussureggiante. Ciò portò gli scienziati a condurre ulteriori esperimenti. Seminarono fagioli in ogni recinto ma, ancora, solo nei recinti dei gatti nutriti con latte crudo crebbero delle piante rigogliose. La vegetazione negli altri recinti era rada e irregolare, la peggiore nel recinto dei gatti nutriti con latte condensato. In particolare questi gatti mostrarono le deficienze più marcate unitamente a modificazioni degenerative.

Gli scienziati concludono: "I principi nutrienti sono facilmente alterati dal calore e dall'ossidazione che uccidono le cellule viventi. I cambiamenti si manifestano anche nelle generazioni successive."

Il Dr. William Campbell Douglass ci ricorda che il latte fresco e crudo è stato usato con successo come agente terapeutico fin dai tempi di Ippocrate che lo prescriveva per la tubercolosi. Nel suo libro, informato e spiritoso, dal titolo: “Il latte dell'Umanità non è Pastorizzato", descrive molte altre patologie che possono essere trattate con successo per mezzo del fresco, intero, pulito, latte crudo. Alcune di quete sono: gli edemi, l'obesità, le allergie, l'alta pressione, la psoriasi, il diabete, gli inconvenienti alla prostata, le infezioni del tratto urinario, le malattie di cuore e di rene, l'irrigidimento delle arterie, la nevrastenia, l'artrite, le ulcere gastriche e duodenali e i crampi ai muscoli durante la gravidanza. Il latte pastorizzato non avrebbe alcun effetto. Deve essere latte crudo.

B O J S


* Questo messagio riporta un articolo di Walene James, tratto dal suo libro "Immunization: The Reality Behind the Myth", pubblicato nel 1988 da Bergin & Garvey Publishers, Inc. Massachusetts, USA. L'articolo è comparso sul numero 2 (ottobre – novembre 1995) dell'edizione italiana della rivista NEXUS NEW TIMES, diretta da Furio Stella e coordinata da Tom Bosco, che ringraziamo per la disponibilità. Il libro è disponibile presso Greenwood Publishing, USA, Tel. + 1 (203) 226 3571.
Un sincero ringraziamento alla soc. editrice Andromeda per aver messo a disposizione di tutti queste poreziose informazioni.
NOTE BIBLIOGRAFICHE
1. Walker, Normal, Diet and Salad Suggestions, Norwalk Laboratory, Publishing Department, St George, Utah, USA, 1947, p. 32;
2. Lee, Royal, D.D.S., "The Battlefront for Better Nutrition", The Interpreter, 15 luglio 1950;
3. "Food Poisoning Cases in Illinois", Item in "Health Notes", Health Freedom News, Maggio 1985, p.31;
4. Rupp, Ed, "What About Trace Minerals?", Missouri Ruralist, 9 aprile 1949; "Are We Starving at Full Tables?", Steel Horizons, vol. 12, no.3;
5. Davis Adelle, Let's Get Well, Harcourt, Brace & World, Inc., New York, USA, 1965, p. 149;
6. Broadston, Elizabeth J., "Hear Ye-Mothers!", Let's Live, febbraio 1955, p.12. Anche, Royal Lee, D.D.S., "Raw Food Vitamins", Discorso pronun-
ciato davanti alla Massachusetts Osteopathic Society Convention, Boston, 22 maggio 1949;
6 bis. Numerosi studi hanno sottolineato l'espansione dei sintomi di deficienza di calcio tra gli americani, eppure gli americani sono tra i più grandi
consumatori e produttori di latte del mondo. Su 148 paesi gli USA sono all'11° posto di consumo pro capite di proteine da latte secondo The New
Book of World Rankings, 1984 Edition. Che relazione vi è tra questo dato e la pastorizzazione del latte e i prodotti caseari?
7. Clark, Linda, Stay Young Longer, Pyramid Books, New York, 1971, p. 194. Anche, "Abstracts on the Effect of Pasteurization of the Nutritional
Value of Milk", Lee Foundation for nutritional Research, Reprint No. 7;
8. Bullit Darlington, Jean, "Why Milk Pasteurization?", The Rural New-Yorker, 3 maggio 1947, p. 4, Also, Broadston, op. cit., p. 12;
9. Broadston, op. cit., p. 12;
10. Darlington, op. cit., p.5;
11. Ibidem;
12. The Lancet, 8 maggio 1937, p. 1142. Taken from Lee Foundation for Nutritional Research, Reprint No. 7;
13. Clark, op. cit., pp. 194-195;
14. Pottenger, Francis M., Jr., M.D., "A Fresh Look and Milk". Questo articolo comparve la prima volta nel rapporto del Sig. Kenan in The history
of Randleigh Farm. Questa ristampa non ha data, ma un articolo di J. F. Wischusen e N. O. Gunderson, M.D., "The Nutritional Approach to the
Prevention of Disease", in The Science Counselor, settembre 1950, fa riferimento al libro The history of Randleigh Farm, William R. Kenan, Jr.,
Lockport, NY, 1942, IV edizione;
15. Organic Consumer Report, 7 ottobre 1975;
16. Bieler, Henry G., M.D., Food is Your Best Medicine, Random House, New York, NY, USA, maggio 1969, p. 213;
17. Pottenger, Francis M., Jr., M.D., "The Effect of Heat-Processed Foods and Metabolised Vitamin D Milk on the Dentofacial Structures of Experi-
mental Animals", American Journal of Orthodontics and Oral Surgey, agosto 1946, pp. 467-85;
18. Campbell Douglass, William, M.D., The Milk of Human Kindness is Not Pasteurized, Last Laugh Publishers, Marietta, GA, USA, 1985, Capitolo 11.