16 marzo 2007


Vallettopoli o Controllopoli?

La vicenda delle intercettazioni, delle prestazioni sessuali delle vallette, attricette e via dicendo, mi sta veramente allietando le giornate. Invece di pensare alle cose importanti, l’Italia si scopre pettegola e balorda. Gli uomini pubblici vengono accusati e pubblicamente sputtanati da fotografi privi di scrupoli che creano lo scoop ancor prima che si verifichi. Sinceramente la privacy di ogni cittadino รจ una cosa sacra, ma a questo punto tutto questo teatrino mi sembra davvero troppo ben organizzato. Generalmente i provvedimenti e i decreti legge piรน restrittivi e punitivi per i cittadini, vengono emanati in seguito a scandali o a vicende di cronaca nera. I legislatori sembrano vivere nelle nuvole, si pongono il problema della privacy solo nel momento in cui Berlusconi viene sputtanato da un quotidiano nazionale a tutta pagina dalla cara mogliettina, che quel giorno non sapeva se passare la giornata al campo da tennis, oppure in piscina a sorseggiare un cuba libre. Sinceramente sono problemi molto seri… detto questo un provvedimento sulle intercettazioni potrebbe avere i suoi pregi ma anche molti difetti. Da tempo mi batto per la privacy del cittadino, stuprata ogni giorno da miriadi di ingerenze politiche, militari e informatiche. Basti pensare alle leggi anti-terrorismo in seguito agli attacchi dell’11 Settembre in America. Quello che voglio dire รจ che togliendo le intercettazioni, tutti gli uomini di potere potranno godere ancor di piรน dei molteplici diritti acquisiti e perpetrare le loro nefandezze senza lo scrupolo di essere controllati dal primo pubblico ministero in cerca di fama. Al contrario i cittadini verrebbero spiati senza il bisogno di dire niente a nessuno. Il grande fratello agirebbe incontrastato, sarebbe uno strumento invisibile che continua a raccogliere dati nella piena osservanza della legge. Inoltre la privacy di un uomo pubblico a mio modo di vedere andrebbe in qualche modo resa pubblica. Certamente non parlo delle abitudini sessuali o della vita familiare, ma sarebbe comunque il caso sapere che un certo politico va a prostitute ad esempio. In questo caso sarebbe chiaro e lampante il suo modo di vivere e la sua alta moralitร  e permetterebbe a noi poveri cittadini di non votarlo mai piรน. Ma dimenticavo, con questa legge elettorale non abbiamo votato nessuno, abbiamo soltanto dato una mano di colore alle poltrone di Montecitorio.