Più volte ho scritto che questo sarebbe stato il futuro italiano. Sparatorie fra commercianti e “banditi”, proprio come nei film western. L’esasperazione di vivere in uno Stato che non tutela la vita e non garantisce le condizioni sociali affinché la vita stessa possa manifestarsi, è il colpevole di questa degenerazione. A me non interessa chi ha torto e chi ha ragione, io in vita mia non ho neanche mai maneggiato un’arma, figuriamoci ad usarla, sono catalogato nella categoria delle vittime fesse che subiscono. Ma la cosa interessante come sempre è cercare di comprendere i motivi che spingono a commettere reato, a speronare un furgone per rubare il valore della merce trasportata, arrivare a sparare a perfetti sconosciuti per appropriarsi di un bene (i soldi), valore ormai superiore alla vita stessa. Gli episodi di cronaca nera sono ormai il pasto principale degli italiani, centinaia di schifosi giornalisti farciscono le nostre tavole ogni giorno con vergognose ricostruzioni, nei minimi dettagli, per rendere merito alla verità dei fatti dicono loro, ma in realtà solo per creare un clima di terrore ed esasperazione crescente. Un gioco al massacro che non avrà fine, un gioco che però coinvolge non solo il poveraccio che non arriva a fine mese, l’amante geloso o il molestatore di turno, coinvolge tutti noi. Perché di fronte al furgone della sparatoria, di fronte alla rapina in banca, all’aggressione alla vecchietta che cerca di capire come usare il bancomat per prendere la pensione, potresti esserci te o io o tutti noi. Nessuno è immune.
Una forma di anarchia sta prendendo piede nel mondo, ben orchestrata dai padroni che rispondono solo al dio denaro. La degenerazione di ogni ambiente sociale, il caos generalizzato come evento catalizzatore, per reprimere e instillare nuove misure restrittive della libertà della persona. Oggi è reato pagare le tasse a chi crea denaro dal nulla per creare debito dal nulla, basterebbe staccare la spina a questo Stato tutti insieme, basterebbe una sola settimana per mandare queste persone in un bunker atomico e buttare la chiave per sempre. Basterebbe comprendere come ci tolgono la vita ogni giorno, per avere un’alternativa di vita che si basi su altri Principi. Questo non avverrà a breve perché l’uomo è corrotto nel più profondo della sua agiata vita da copertina, perché tutti noi vogliamo essere quello che non siamo, perché tutti aspiriamo ad essere quelli che popolano i giornali ogni giorno, perché speriamo che grattando un biglietto, sotto al catrame ci sia un numero che migliori la nostra vita… ma nessun numero cambierà la nostra vita, il dono della vita è impostato su altri valori da fare propri e applicare nel quotidiano al servizio di chi ha bisogno e di chi merita aiuto vero. Gli altri sono solo numeri magici che illudono le persone, che portano alla dipendenza al denaro facile, che rovinano famiglie e menti. Numeri ai quali presto faremo l’abitudine, verso la fine dei tempi e del numero della bestia che cercherà in tutti i modi di prendere la nostra anima…