5 giugno 2007


Porte aperte al peggior terrorista

Roma si appresta a ricevere per l’ennesima volta il più grande terrorista di tutti i tempi. George W. Bush, arriverà nella capitale per i consueti inutili incontri italiani e per bacchettare il governo a seguire l’agenda del Nuovo Ordine Mondiale. Il prefetto di Roma ha reso note le misure di sicurezza da mettere in atto nella capitale. In un Paese democratico la visita di un capo di Stato estero, dovrebbe suscitare attenzione e rispetto, in questo caso invece, si temono cortei anti-americani e una città militarizzata. Se questo pessimo presidente fosse il vero esportatore di democrazia, nessuno si sognerebbe di manifestare il proprio dissenso in cortei antiamericani. Invece le persone cominciano a rendersi conto della fallimentare politica statunitense e del ruolo di burattino dell’Italia. Se consideriamo le vittime civili e militari causate dalle guerre statunitensi nel corso degli anni, si dovrebbe ricordare ogni singolo innocente con manifestazioni pubbliche ogni giorno. La politica americana inoltre contribuisce a costruire scenari disastrosi per il futuro. Le vittime di oggi, potrebbero essere solo le prime di una lunga serie di distruzione, che ancora una volta colpirà Paesi mediorientali e indebolirà la situazione geopolitica mondiale. Il gioco al massacro porterà all’esasperazione dei rapporti fra grandi superpotenze, che verranno ai ferri corti in seguito alle scarse risorse petrolifere e all’imminente crollo economico. Lo scenario non promette nulla di buono. Spero tanto che Roma faccia sentire la voce di protesta contro un uomo che dovrebbe essere nel braccio della morte al posto di altri connazionali, per crimini contro l’umanità.