Da qualche giorno L’Italia sta sperimentando le follie delle trivellazioni. A scuola non ricordo di aver mai sentito parlare dei ricchi giacimenti italiani, ma probabilmente ero distratto nelle mie elucubrazioni mentali. La regione Toscana ha autorizzato la Heritage Petroleum a compiere rilevazioni e analisi sul territorio al fine di trovare le condizioni ideali per un’eventuale trivellazione. Dopo Val di Noto e le conseguenti ribellioni cittadine contro le trivellazioni, i ricercatori della società di Monaco cercheranno tracce di metano e idrocarburi, difficilmente troveranno il tanto ricercato oro nero, tuttavia questa notizia desta qualche preoccupazione. La zona del Chianti e della provincia di Siena è una delle più belle di tutta la penisola, queste operazioni infatti sarebbero svolte senza tener conto dell’impatto ambientale, ne dell’eventuale distruzione del paesaggio, in parte considerato patrimonio del’umanità dall’Unesco. Cercando di essere realisti, non credo nessuno riuscirà a fare nemmeno un buco con un trapano da muro su quei terreni, resta però allarmante la politica della Regione Toscana e la continua ricerca di combustibili che inquinano e sfruttano le risorse del pianeta. Immagino un’Italia ricca di gas e di petrolio, ricca di risorse naturali da sfruttare. A quel punto gli Stati Uniti potrebbero considerarci uno Stato canaglia e ri-portare un po’ di democrazia anche qui da noi. Dimenticavo … siamo già una colonia!