Questa settimana ha visto abbattersi sull'Italia quasi 90.000 fulmini. Per lo più fenomeni legati a isolati temporali, comuni in questo periodo dell'anno. Quello che desta preoccupazione è il fatto che questi fulmini diventano sempre più numerosi e mortali per l'uomo. L'ultimo caso della morte di un uomo in provincia di Sassari stroncato da un fulmine a ciel sereno. I testimoni confermano di aver visto il cielo sgombro da nubi. Gli esperti tranquillizzano ogni forma di allarme dicendo che tutto questo è normale e i fulmini sono la seconda causa di morte per eventi naturali, soprattutto in questo periodo dell'anno in cui le persone trascorrono molto più tempo in spazi aperti. Certamente queste parole sono di scarsa consolazione considerando il costante cambiamento delle condizioni climatiche. Estati sempre più calde e inverni sempre più freddi stanno alterando l'ecosistema con manifestazioni del tutto innaturali. Inoltre il costante aumento di fulmini a scapito dei lampi, che si sviluppano esclusivamente in cielo, senza scaricare elettricità al suolo, mi fa pensare che l'uomo in qualche modo sia responsabile anche di questo. Le numerose scie chimiche spruzzate dagli aerei nei cieli soprattutto nei mesi scorsi hanno contribuito a creare un'aria più pesante del solito. Le alte concentrazioni di alluminio, bario e altri metalli pesanti contribuiscono a mio parere a creare una maggiore incidenza di questi fenomeni naturali. C'è da chiedersi se tutto questo è ancora sostenibile oppure dovremmo vivere in auto per i prossimi anni al riparo da eventuali scariche elettriche. Spero tanto di sbagliarmi...