Il ministro dell'ambiente ha aperto la conferenza nazionale sui cambiamenti climatici a Roma. Le solite chiacchiere fritte e rifritte su come l'uomo debba ridurre i suoi consumi, l'utilizzo di meno risorse idriche e misure più attente di risparmio energetico. Il ministro ha ignorato i cambiamenti climatici dovuti all'innalzamento delle temperature riguardanti l'intero sistema solare e ha ignorato vergognosamente (come al solito) il fenomeno scie chimiche. Le precipitazioni piovose sono ai minimi storici a causa delle frequenti irrorazioni chimiche, sempre più concentrate sul nostro Paese. L'Italia e i paesi Nato, stanno diventando grandi campi di sterminio, in cui i cittadini ignari vengono uccisi a colpi di aerosol. Siamo circondati da ebeti che sposano la causa del “global warming” senza informarsi delle vere cause del problema. Si organizzano manifestazioni, eventi mediatici di portata internazionale, ma nessun meteorologo, nessun uomo di scienza spreca due parole per la concentrazione di bario nell'aria e le tecnologie per il controllo del clima. Le città risultano invase da nanoparticelle, polveri sottili e micro organismi che costantemente inaliamo respirando. AL ministro dell'ambiente va tutto il mio disprezzo più profondo, come del resto al NOE, alle associazioni di tutela dell'ambiente gestite dal governo e anche a tutti quei meteorologi schifosi che occultano il problema per salvare il loro stipendio.
Le mie più sentite maledizioni
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