28 febbraio 2007


Il crollo delle borse mondiali

Oggi è stato un giorno di grandi perdite economiche in quasi tutte le borse mondiali. In genere queste notizie non creano grande interesse, perché la percezione reale di cosa significhi a livello economico resta sempre un qualcosa di impalpabile. Queste perdite si ripercuotono sull’intera economia e contribuiscono a destabilizzare un sistema economico di facciata che si sta sgretolando. Tempo fa scrissi un articolo sul crollo economico del 2006/2007 in seguito alla lettura di un libro illuminante di Mandeville. Spero che questi scossoni finanziari non siano l’inizio della fine e il punto di partenza di un tracollo del dollaro a livello mondiale. Tutto questo trascinerebbe con se il sistema corporativo assicurativo, immobiliare e petrolifero. Questo giustificherebbe ancora di più le politiche guerrafondaie occidentali per l’accaparramento delle ultime risorse naturali disponibili. Il mondo si prepara a un lungo periodo di crisi. L’ottimismo di Prodi e del suo finto nuovo programma di governo si infrangerà con la realtà di un sistema che sta per collassare. Speriamo solo che i piccoli investitori corrano presto ai ripari e per una volta perdano capitale solo i grandi speculatori di sempre.

26 febbraio 2007


L'ipocrisia del potere

Il governo inglese annuncia che a breve invierà 1400 soldati in Afghanistan. Qualche giorno fa Blair aveva dichiarato il ritiro di parte del contingente inglese dall'Iraq. Queste normali operazioni di cambio stagione ancora una volta si scontrano con l'ipocrisia del potere del governo mondiale. La realtà è che questi nuovi soldati servono in Afghanistan come aiuto alla prossima guerra iraniana. Guardando la cartina geografica del medioriente si fa presto ad intuire la prossima strategia geopolitica. Quello che ancora una volta risulta controtendenza è l'imbecillità dei nostri servi governanti che inventano una crisi di governo per dar una mano al clero e spegnere per sempre le fiammelle radicali di una sinistra che in Italia è davvero schifosa. Tutto questo sui grandi schermi televisivi mentre il mondo si prepara alla prossima guerra nucleare...


l'Iran confina:


a Ovest con la Turchia e l'Iraq
a Nord con il Turkmenistan, l'Azerbaijan e l'Armenia, oltre al Mar Caspio
a Est con il Pakistan e l'Afghanistan
a Sud è delimitata dal Golfo Persico e dal Golfo dell'Oman.

Lasciando da parte Il Nord che ha veramente poca rilevanza, immaginate gli altri Stati confinanti da chi sono controllati ?

Provate ad indovinare...

22 febbraio 2007


Il giorno della memoria del popolo palestinese

Vorrei ricordare le vittime innocenti palestinesi alle quali troppo spesso si guarda con disprezzo e indifferenza. Gli ultimi sei anni della politica di Israele ha visto distruggere l'identità di un popolo al collasso umanitario. Queste ripetute violazioni di ogni più elementare diritto alla vita devono essere ricordate a tutti coloro che elogiano lo stato sionista e ne prendono le difese pubbliche in ogni occasione. Ogni rapimento politico e uccisione di esponenti governativi palestinesi viola ogni forma di diritto e convenzione internazionale. Gli abusi perpetrati dai coloni e il muro che rilega i palestinesi a bestie in gabbia dovrebbe essere all'ordine del giorno della politica estera di ogni governo mondiale. Tutto questo deve cessare ora e per sempre. Lasciamo al popolo palestinese il diritto di vivere nella propria terra senza l'interferenza di qualsiasi altro governo oppressore. Impediamo agli Stati Uniti di interferire nella politica palestinese per creare tensioni e destabilizzare continuamente una terra distrutta. Oggi ricordiamo tutto questo, per una volta il giorno della memoria dedichiamolo alle vittime palestinesi.

5050 morti, 4970 feriti, più di 10.400 detenuti dall’inizio dell’Intifada di Al-Aqsa fino a gennaio scorso.

Il Servizio statale di informazione della città di Gaza ha riferito che il numero dei caduti per mano delle forze di occupazione israeliana dall’inizio dell’Intifada di Al-Aqsa il 28 settembre 2000, e fino al 31 gennaio 2007 ammonta a 5050.

I feriti sono 49.760, di cui 4835 hanno ricevuto le cure sul posto.

Il numero di morti tra i minori di età inferiore ai 18 anni sono 937. Quello degli omicidi mirati 481.

Il rapporto, che è stato preparato dal Centro di informazione nazionale palestinese, che è parte del Servizio statale di informazione, ha ricordato che:

351 sono le donne uccise;
150 i malati (soprattutto bambini, anziani) deceduti ai posti di blocco e a cui le autorità israeliane hanno impedito di raggiungere ospedali o centri di cura;
66 sono le vittime delle aggressioni dei coloni;
36 sono i medici e il personale sanitario o della protezione civile morti mentre prestavano i soccorsi.
9 i giornalisti, fotografi e altri operatori dell’informazione uccisi mentre testimoniavano le aggressioni israeliane;
220 gli sportivi morti.

Il rapporto ha anche indicato che il numero dei detenuti e dei sequestrati che si trovano ancora nelle prigioni israeliane è di 10.400, di cui 553 sono prigionieri da prima dell’inizio dell’Intifada di Al-Aqsa. Di questi, 1150 sono malati cronici.

1175 sono gli studenti e gli universitari detenuti, di cui 330 minorenni.
106 sono gli insegnanti e i dipendenti maschi del ministero dell’Istruzione pubblica incarcerati e 118 le femmine.

Strutture pubbliche e private danneggiate:

645 strutture pubbliche e della sicurezza danneggiate fino al 31 luglio 2006
72.437 abitazioni danneggiate totalmente e in maniera parziale sono,
30871 case distrutte totalmente – di cui 4785 nella Striscia di Gaza fino al 31 ottobre 2006.

Scuole e università:

12 sono le scuole e le università chiuse su ordine militare fino all’8 agosto 2006
1125 tra scuole e istituti superiori chiusi a seguito delle aggressioni israeliane
359 tra sedi della pubblica istruzione, scuole, uffici e università bombardate
43 scuole sono state trasformate in caserme militari
848 gli studenti uccisi dalle forze di occupazione
4792 gli studenti e i dipendenti pubblici feriti

Terreni, alberi, ecc. danneggiati o sradicati fino al 31 luglio 2006:

80.712 dunum (80,7 ettari)
13.572.896 gli alberi sradicati
784 depositi agricoli demoliti
788 allevamenti aviari e animali distrutti, comprese le attrezzature uccisi:
148209 ovini,
12151 bovini,
899767 polli da carne,
350292 polli da uova
1650 conigli d’allevamento
16549 arnie da miele distrutte;
425 pozzi d’acqua danneggiati;
207 abitazioni agricole demolite.

Le forze di occupazione

hanno danneggiato 33792 dunum (33,79 ettari) di terreni con impianto di irrigazione,
distrutto 1360 piscine e contenitori idrici, e 631.182 metri di reti agricole e muri di sostegno;
hanno danneggiato 979.239 metri della linea idrica principale.
16.195 sono i contadini danneggiati fino al 31 luglio 200616 le serre e 16 i trattori e gli attrezzi agricoli distrutti.
Dal 1 ottobre 2001 fino al gennaio scorso sono stati distrutte 9547 bancarella, negozi e cantieri.

Il rapporto ha rilevato che la percentuale di disoccupati palestinesi ammonta al 30,3% nell’ultimo quarto del 2006:
si tratta di 288.300 palestinesi (fino al 30 settembre 2006).

La percentuale di povertà nei territori palestinesi a causa dell’assedio è pari al 70%.

Altre aggressioni israeliane.

1147 giornalisti aggrediti
5001 posti di blocco e postazioni militari installate dal 1 ottobre 2001
36724 bombardamenti contro quartieri abitati (fino alla fine di gennaio 2007).
247.291 dunum (247,29 ettari) di terreno sequestrati a causa della costruzione del Muro di separazione razziale (dal 29 marzo 2003)
432 fabbriche hanno subito danni a causa delle violazioni e delle aggressione israeliane.

21 febbraio 2007


Le ceneri del governo Prodi

Qualche mese fa avevo perso una scommessa puntando sulla caduta del governo Prodi sulla legge finanziaria. Oggi invece a sorpresa il governo è stato battuto sulla politica estera. Pur essendo molto contento dell’esito del voto parlamentare, poiché per una volta per “colpa” di due dissidenti parlamentari di rifondazione comunista la dignità del pacifismo italiano è stata salvata, devo ammettere che lo scenario prossimo venturo non sarà dei più rosei. Certamente la coalizione di centrosinistra garantirà la fiducia a Prodi per la costruzione di un nuovo governo con qualche rimpasto e nuove rassicurazioni alla sinistra radicale. L’alternativa di elezioni anticipate mi sembra remota e non praticabile. In tutta onesta poi rivedere la faccia di Berlusconi per altri cinque anni mi fa salire un senso di nausea profonda. In ogni caso l’Italia perde comunque. Qualsiasi sia la ricetta per il nuovo esecutivo resta di base una strategia politica veramente povera di contenuti. In nove mesi il governo non è riuscito ad accontentare nessuno, creando ulteriore malumore per chi come tanti ancora aveva un briciolo di speranza per il futuro. Credo fermamente che non esista una distinzione netta fra destra e sinistra, esista solo una oligarchia economica che si alterna a figurare per gli interessi economici delle banche e della madrepatria America. Spero solo che l’ago della bilancia si sposti ulteriormente a sinistra e si trovi finalmente una nuova linea politica basata sulla pace e sullo stato sociale. In fin dei conti non possiamo far altro che sperare, prima di riconsegnare definitivamente la tessera elettorale al ministero competente.

20 febbraio 2007


RFID

Nella seconda guerra mondiale i deportati del regime nazista venivano imprigionati nei lager e marchiati con un numero identificativo. Gli uomini e le donne venivano privati della dignità ancor prima di essere privati della vita stessa. Questo metodo identificativo comparava gli uomini alle bestie da soma, rendeva schiavi e succubi di un ordine superiore i deboli e i discriminati. Sono passati molti anni e la memoria rimane a testimoniare quelle barbarie e a ricordarci gli errori degli uomini. Oggi ci troviamo a dover fronteggiare pericoli molto più subdoli ma altrettanto discriminatori e limitativi della libertà di ciascun cittadino del mondo. L’agenda del nuovo ordine mondiale procede inesorabile e a velocità sostenuta. Non sono mai stato ottimista di natura, ma non pensavo si potesse arrivare così velocemente ad intravedere un controllo totale della vita e della salute delle persone. Più volte su questo blog ho parlato e straparlato del controllo globale, del “grande fratello” che tutto osserva e controlla. Abbiamo parlato spesso dei temibili dispositivi nano-tecnologici utilizzati per scopi militari e oggi punta di diamante dell’industria farmaceutica e alimentare. Questi dispositivi molto piccoli sono in grado di incamerare informazioni di vario genere e sono applicabili a qualsiasi oggetto. Oggi il loro utilizzo è prevalentemente nel campo della sicurezza e delle tecnologie avanzate, ma stanno diventando standard di produzione per qualsiasi bene di consumo. Questi micro-robots sono in grado di tracciare (per ora via radio, in futuro chissà?) ogni oggetto e permetteranno di associare la persona all’oggetto in questione. Ciò significa che siamo soggetti a controllo totale su quello che facciamo e che compriamo e ancor peggio potranno essere utilizzati per motivi di sicurezza e prevenzione del crimine. Su repubblica è uscito un articolo che associa questi dispositivi RFID a medicinali. L’intenzione del brevetto Kodak è quella di facilitare l’assunzione delle pillole e il controllo da parte di medici responsabili dell’assunzione stessa. Questo mi crea un discreta inquietudine, perché significa essere totalmente controllati e manipolati a comando. L’uomo cyborg diventerà una grande discarica di RFID che permetteranno al medico, al datore di lavoro, al governo o a chissà cos’altro di avere il controllo totale della libertà di ciascuno di noi. Spero che la fantascienza non prenda il posto della realtà e tutto svanisca in una bolla di sapone. Quando non ci sarà più nemmeno la forza di ribellarsi il mondo sarà dominato dalla tecnologia in mano ad una elite di sconsiderati uomini di potere e noi non potremo nemmeno più scrivere due righe su un blog per denunciarne le nefandezze. Oggi le nanotecnologie vengono irrorate dai tankers chimici sulle nostre teste, creando malattie ancora non del tutto identificabili. Siamo completamente indifesi e impotenti. L’unica soluzione è ribellarsi e informare più persone possibili. Solo così forse il genere umano riuscirà a sopravvivere.

15 febbraio 2007


Prodi sulla tomba di Gandhi

Queste sono le parole di Prodi alla visita del luogo dove il Mahatma fu cremato:

'Spesso non abbiamo seguito suo insegnamento'


Mi chiedo come si possano pronunciare queste parole di circostanza e poi scagliarsi contro i sindacati, avviare una finanza di guerra e armamenti, dichiarare di voler restare in Afghanistan fino al 2011. Mi chiedo se questo personaggio con la faccia da rinco****** si renda conto che in Italia c'è ancora qualcuno che ha un pensiero libero e indipendente. Mi chiedo se possiamo essere presi per il culo tutti i giorni da uno pseudo governo di sinistra. Mi chiedo come Amato possa criticare la manifestazione pacifista di Vicenza ed etichettarla come probabile teatro di scontri con le forze dell'ordine. Siamo al punto di giustificare e proteggere gli interessi della madrepatria America senza nemmeno poter esercitare il nostro pubblico dissenso e senza essere etichettati come terroristi, brigatisti o peggio comuni delinquenti.

13 febbraio 2007


Le nuove brigate

Dovrei essere sconvolto dalla notizia dell'arresto dei presunti componenti delle nuove brigate rosse. Dovrei provare vergogna a vedere persone che organizzano rappresaglie armate e attentano alla vita di altre persone. Dovrei credere che tutto questo non ha senso in uno Stato democratico e questa distorta visione della politica e dello stato sociale non può essere la via corretta per risolvere i problemi di classe. Dovrei inveire e scandalizzarmi, ma sinceramente non me la sento. Non me la sento di giustificare i nuovi brigatisti poiché non condivido il loro modo di opporsi al potere, essendo io un convinto pacifista nel senso più puro della parola. Mai in vita mia sarei in grado di attentare alla vita o alla libertà altrui. Quello però che comprendo è l'incapacità della società moderna di andare contro il potere corporativo, contro le banche armate, contro il controllo di massa. Le brigate rosse rappresentavano se pur in modo distorto, un grande sogno rivoluzionario di uguaglianza sociale e di giustizia vera. Se oggi esistono gruppi che ripercorrono le gesta dei predecessori degli anni settanta è solo perché non rimane altro da fare. Il cittadino moderno è totalmente impotente. Non può lamentarsi, non può opporsi e non può nemmeno esprimere liberamente il proprio pensiero. Viviamo in un epoca di compromessi e di servilismo. Viviamo nell'illusione di essere liberi di votare e di esprimere il nostro pensiero, quando invece l'unica libertà che abbiamo è di scegliere il candidato meno peggio del panorama oligarchico italiano. In una democrazia vera il cittadino sceglie i propri rappresentanti e ne sposa gli ideali. Oggi quello che possiamo fare è solo scegliere il meno peggio fra i tanti usurpatori di poltrone. Le brigate rosse, le agitazioni dei centri sociali, scompariranno del tutto quando il nostro Stato inizierà politiche di equità e giustizia sociale. Quando il cittadino avrà la possibilità di costruirsi un futuro secondo le proprie possibilità e verrà valutato per le sue doti e le sue capacità. Quello sarà il giorno in cui la violenza scomparirà per sempre dalla politica, dagli stadi e dalla società civile.

9 febbraio 2007


Passo dopo passo verso il Grande Fratello

L'altro giorno sono andato in banca. La mia filiale è cambiata e a dire dei dipendenti si è adeguata ai tempi e alla tecnologia. Oltre al cambio dell'arredamento, l'aggiunta di sedie davanti alla cassa e tante poltroncine per riposare le stanche membra mentre si attende il proprio turno, ora è possibile fare gran parte delle operazioni in maniera automatica ed elettronica. Essendo correntista presso la banca ho ritirato il numero per la fila inserendo l'apposito bancomat nella fessura della macchina tecnologica. La stampa del numero (Lettera + Numero) avverte che sono in una classifica privilegiata poiché correntista della banca. Questa notizia mi ha rassicurato, per una volta mi sono sentito veramente un VIP. Mi sono seduto sulla sedia fiducioso alle 12.07. Il tabellone luminoso scandiva i numeri e le persone eseguivano le operazioni di cassa. Dopo venti minuti tuttavia mi sentivo un po' meno contento, anche perché stavo perdendo parecchio tempo e dovevo fare un semplicissimo versamento. Quando sono entrato inoltre il tabellone indicava il numero A27 e io avevo in mano il numero A29. Facendo due rapidi calcoli matematici avevo intuito di avere due persone davanti, ma nonostante questo il tabellone non scorreva e molti altri clienti mi superavano. Dopo mezz'ora di attesa mi sono avvicinato alla cassa e ho chiesto al cassiere come mai per due numeri di attesa dovessi aspettare tutto quel tempo. Gentilmente il cassiere mi disse di non poter far niente e che mi dovevo rassegnare poiché il sistema elettronico computerizzato non poteva essere manomesso, ne disabilitato e loro non potevano servirmi in nessun modo prima della chiamata del numero esatto. Alle 12.49 finalmente il tabellone ha chiamato il mio numero e io mi sono illuminato di gioia. Finalmente mi sono avvicinato e ho potuto versare dei soldi. Vista l'attesa sproporzionata ho deciso anche di ritirare un po' di contante, visto che ormai avevo perso parte della mattinata. Alla fine dell'operazione però la cassa centralizzata che smistava i soldi contanti ad ogni postazione doveva attendere 2 minuti e 30 secondi prima di aprire lo sportellino e rilasciare il contante. Mi sono chiesto se tutto questo avrebbe in qualche modo migliorato la situazione e il cassiere sconsolato non ha potuto far altro che constatare che un mese fa per fare la stessa operazione ci voleva un decimo del tempo. In ogni caso dopo quasi un'ora sono riuscito ad uscire dalla banca e devo dire la verità, spero di non doverci tornare tanto spesso.

Tornando a casa però ho cominciato a riflettere su tutte queste nuove innovazioni e la mie mente da cospirazionista malato, si è imbattuta in varie e complesse teorie. Ho cominciato a pensare che anche questa volta tutto questo avesse un senso. Ho pensato che i tempi d'attesa sono creati ad arte per scoraggiare le persone ad andare in filiale e obbligare in qualche modo ad utilizzare i circuiti di home-banking o telematici. Ho pensato che i contanti ormai sono pezzi di antiquariato e non vale più la pena utilizzarli. Infatti il pagamento in contanti non implica nessuna tracciatura di chi, cosa, quando e come si compra o si spende. Invece utilizzando una bella carta di credito oppure un bancomat possiamo essere rintracciati su ogni singola transazione eseguita. Quindi perché pagare in contanti quando si può tranquillamente spendere e spandere qualcosa di invisibile con le luccicanti tesserine magnetiche? Tutto questo magari è una mia solita invenzione, magari stavolta ho davvero esagerato. Guardandomi bene intorno però ho uno strano sentore. Le pubblicità dei conti correnti sono sempre più aggressive e rivolte a servizi multimediali. Le agenzie di credito si stanno allargando a macchia d'olio. Chiunque oggi può richiedere un prestito senza la necessità di dover fornire garanzie. Questa nuova forma di usura legalizzata non fa altro che invogliare a spendere e consumare all'inverosimile cose di cui al novanta per cento non abbiamo bisogno. Il televisore al plasma 45500 pollici predisposto per l'alta definizione, che non arriverà prima di qualche anno, pagato in comodissime rate da 3 euro al mese per i prossimi 600 anni dovrebbe rendermi più felice? Io non credo proprio...

Il debito pubblico

Il debito pubblico è come il peccato originale. Ogni individuo nasce e cresce con questo fardello ereditato dai nostri avi. Si parla sempre di questo misterioso buco nero cosmico come u qualcosa di così malato da non poter essere curato. Un male profondo che coinvolge direttamente o indirettamente noi poveri cittadini, italiani fessi e paganti. Quando frequentavo le scuole medie ricordo una intelligentissima professoressa di lettere che lasciava leggere in classe i quotidiani e discutere dei fatti di cronaca e dei più grandi avvenimenti politici del momento. Per questo forse ricordo già da allora il mio caro debito pubblico. Mi ha sempre affascinato l’idea che vincesse sempre. Ogni finanziaria, ogni falsa riforma economica, aveva il pretesto di sconfiggerlo o di rimetterlo in carreggiata, ma nonostante tutto è ancora vivo e vegeto. Il debito pubblico è a prova di proiettile, di effetto serra e di ogni governo. La falsa messa in scena di tangentopoli, poi non ha fatto altro che scoprire un sistema clientelare che è sempre esistito e continua ad esistere oggigiorno. Ha lasciato sprofondare un sistema politico basato sulla truffa pubblica per crearne uno completamente identico ma finemente epurato e sdoganato dal passato. Oggi ci troviamo a dover affrontare politiche economiche che indeboliscono ogni livello dello stato sociale. Con l’ultima finanziaria il governo Prodi ha puntato ad un nuovo incremento di tasse a scapito dei più deboli e contribuirà ad un complessivo e inesorabile aumento dei poveri. Tutto lascia presagire la fine di un sistema economico al collasso. Entro quest’anno i poveri aumenteranno considerevolmente, ci troveremo ad essere paragonati alla crisi economica argentina di qualche anno fa. L’Italia, serva e schiava della comunità europea in politica economica e schiava degli Stati Uniti in politica estera, non farà altro che appoggiare campagne mirate ad indebolire duemila anni di cultura e intelligenza del popolo italiano. Ad ogni cittadino onesto verrà sottratto quello di cui ha realmente bisogno mentre i signori del governo godranno di privilegi acquisiti che manterranno ed aumenteranno a dismisura. Le privatizzazioni delle aziende statali non faranno altro che arricchire i manager con buone uscite miliardarie per ridurre all’osso gli investimenti dei piccoli investitori confidenti di poter ricavare qualcosa investendo in realtà consolidate. In problema di fondo è che la campana è suonata e gli ultimi furbetti stanno arraffando tutto il possibile e rimarranno impuniti e contenti. Basta guardare alla vicenda Alitalia per capire come tutto questo sia una colossale bufala a danno dei piccoli investitori e una enorme speculazione per i soliti furbetti sponsorizzati dagli amici degli amici del governo. Spero solo che il Sig. Cimoli (quasi 3 milioni di euro annui, con clausola che blinda di fatto la sua uscita di scena dalla società senza dover niente a nessuno, anche se ha contribuito a distruggere la già precaria situazione Alitalia) possa prendere i suoi soldi e sparire dal pianeta terra in maniera così veloce da non essere riconosciuto da nessun operaio metalmeccanico che esce da un turno di lavoro notturno in catena di montaggio. Non vorrei che il povero operaio si trovasse a dover fare i conti con queste esigue differenze di reddito. Tornando al nostro caro debito pubblico, spero non possa mai scomparire ne venir ridotto, perché mi sentirei veramente triste e sconsolato. Non saprei più come giustificare ogni fallimento economico italiano e non potrei nemmeno dare la colpa a qualcosa di così consolidato da essere indicato come l’unico responsabile della nostra rovina.

6 febbraio 2007


Variante del gene CB1

La ricerca medica è veramente una grande scoperta. Migliaia di piccoli chimici e medici ricercatori si affannano per trovare il rimedio del secolo, che puntualmente non arriva. Migliaia di api operaie che scrutano infinitesime cellule e proteine con la speranza che prima o poi qualcosa di veramente straordinario e rivoluzionario si faccia notare sotto le lenti del microscopio.

Oggi il sito ANSA riporta un articolo sulla scoperta di un gene responsabile della predisposizione ad ingrassare. Sembrerebbe proprio che questa volta ci troviamo al punto di poter sconfiggere il problema obesità per sempre. Fra qualche anno potremo beneficiare di medicinali modificati geneticamente per contrastare i geni impazziti del corpo umano, che non fanno altro che rovinarci la vita con tutto questo grasso in eccesso. Finalmente saremo felici di ingozzare qualsiasi forma di cibo, buttando giù il farmaco miracoloso prima del pasto. Sarà come preparare lo stomaco allo scempio. Finalmente assaporeremo il cibo con più tranquillità, consapevoli che tutto quanto sarà considerato dal nostro organismo come un bicchiere d'acqua. Finalmente saremo liberi di concederci qualcosa in più ogni giorno e potremo deliziarci con cibi sempre più ricchi di calorie. Non vedo l'ora che questa scoperta arrivi sui banchi delle farmacie, non vedo l'ora di ingurgitare con la pala quintali di cibo.

Ripensandoci bene però c'è qualcosa che non mi convince...

...magari potrei ridurre il mio apporto di cibi elaborati e confezionati, potrei eliminare gran parte delle proteine animali, potrei incrementare l'assunzione di frutta e verdura. Tutto questo sarebbe di gran lunga più economico, avrebbe un minor impatto ambientale, si risparmierebbero le atroci torture inflitte agli animali negli allevamenti intensivi e forse alla fine del pasto mi sentirei anche più leggero. Forse questo gene non ha tutte le colpe che gli si attribuiscono. Non serve controllare infinitesime parti del nostro DNA per capire che devo mangiare in modo più naturale e sano. Certo sarebbe andare contro la ricerca scientifica, sarebbe come tornare indietro ed abiurare ogni forma di progresso scientifico... però credo che correrò questo rischio.

Ogni atomo nell'universo agisce in concerto ed è parte dell'universo intero. Sostituirci a Dio non farà altro che distruggere l'intera razza umana.