Oggi però siamo tornati ai tempi del Raphael Hotel, in cui ancora qualche tesoriere è in grado di rubare milioni di euro senza che nessuno (sic) se ne accorga… il tempo in cui illustri tecnocrati investiti dall’autorità che non compete alla sovranità ne al diritto, si lavano le mani ogni giorno nel sangue di poveracci che faticano anche a trovare le soluzioni più semplici per andare avanti. Persone indegne di essere a rappresentanza della storia millenaria italiana, indegne anche solo di essere nominate. Invisibili funzionari che non si sporcano le mani in pubblico, ma rimangono nelle loro asettiche camere d’albergo come i killer a commissione, pronti a sferzare i soliti quatto decretucci che riceveno per email dal padrone di turno. Questo è il governo italiano, questo è lo stato che merita l’Italia, un burattino mosso da fili di oltre manica e oltre oceano, oltre ai soliti cordoni che partono direttamente dal Cupolone.
Cui prodest?