3 agosto 2007


Niente multa per l'auto blu

Oggi il governo ha varato un nuovo decreto legge che inasprisce notevolmente le pene legate alle infrazioni del codice della strada. Su repubblica di possono leggere i primi stralci della legge, che considera il cittadino come il peggior criminale possibile. Multe salatissime e carcere per chi viene trovato positivo al test dell'alcool. Peccato che questa legge non venga applicata alle forze dell'ordine, che spesso abusano del proprio potere, o alle auto blu dei diplomatici o dei parlamentari, che sfrecciano a velocità siderali, per di più scortate da polizia pagata dalle nostre tasse. Schifosi usurpatori di soldi dello Stato, cowboy senza il senso del rispetto e del pudore, schifosissimi politici super pagati e super potenti. Questa è la logica italiana, la logica del più forte che prevarica il più debole.

Da mesi su questo blog e su altri che stimo e apprezzo, si parla di limitazione della libertà individuale e di politiche atte a distruggere la dignità umana. Ogni nuovo decreto, ogni nuova restrizione, spinge il cittadino ad avere paura, essere terrorizzato e impaurito fino alla morte. A volte assistiamo alla spettacolarizzazione degli incidenti stradali, ore e ore di speciali televisivi che trasformano questi tragici eventi, in varietà mediatici privi di senso di rispetto per le vittime. Cresce la paura, cresce l'insicurezza, cresce la repressione. Dobbiamo ribellarci, dobbiamo uscire da Matrix prima possibile, ribelliamoci ai nostri oppressori con il volto di candido agnello. Facciamolo ora!

Approfondimenti

Intematrix

Il sindacato dei poteri forti

Quando molti anni fa i sindacati divennero una realtà sociale al servizio dei lavoratori, sembrava quasi che il rapporto fra la base e il padrone fosse garantito e preservato per sempre. Da qualche anno tuttavia assistiamo a una totale assenza di stato sociale e di garanzie per le classi minori. Non esistono più le fabbriche con centinaia di operai specializzati, le macchine hanno rimpiazzato pian piano l'uomo, oggi la tecnologia ha assunto un ruolo fondamentale nel processo produttivo. Sempre meno lavoratori e sempre più processi di produzione automatizzati. Il risultato è l'alienazione dell'uomo e il suo costante affanno nella vita di tutti i giorni. I nuovi operai metalmeccanici di trenta anni fa, oggi sono i video terminalisti, i programmatori informatici, tutti coloro i quali svolgono servizi per automatizzare l'enorme macchina informatica produttiva. Sono diminuite in tutti i settori le menti brillanti, per far posto a sofisticati sistemi di supporto alle decisioni, supporti informatici che richiedono costante manutenzione. Il sindacato da parte sua, vecchio e antiquato come un fiat 500, continua a riempire le poltrone dei vari programmi politico-disinformativi. I vari porta a porta, i vari ballarò, i vari santorò, servono solo a giustificare lo sperpero continuo di denaro pubblico a spese dei contribuenti. Ogni volta che un governo tenta di riformare le pensioni si alza un coro di no dalla sinistra radicale (vorrei sapere radicale cosa significhi, se favorevole alla guerra e allo smembramento sociale), per poi terminare in un guazzabuglio di piccole correzioni che danneggiano ulteriormente i cittadini.

Il sindacato dovrebbe rivedere le proprie origini, non dovrebbe sedere al tavolo con il governo e confindustria, dovrebbe rivendicare il proprio ruolo con i fatti. Oggi sembra invece di vedere banchetti di porci che mangiano nello stesso piatto unto di corruzione e servilismo. Una sinistra che semina bandiere della pace per poi ingoiarle di colpo una volta seduta sulle poltrone che contano, un sindacato che si trucca prima della messa in onda di porta a porta, una politica che mira alla distruzione della famiglia, è qualcosa che lascia un baratro fra i cittadini e la percezione di Stato. Ci si chiede come mai la gente non voti, non partecipi alla vita politica e non si impegni attivamente nella conduzione delle amministrazioni, forse basterebbe smettere di votare tutti insieme di colpo, scendere in piazza insieme, tutta Italia contemporaneamente, senza bandiere, senza slogan, senza dover appartenere a qualcosa di marcio, semplicemente stare fermi li e dimostrare che l'Italia è stufa di essere presa per i fondelli.

Come può un cittadino onesto percorrere la carriera politica in queste condizioni, in questo miscuglio di droga e mignotte, di soldi e portaborse? No grazie, preferisco essere povero, un comune essere pensante che ancora conserva la dignità di uomo libero.

2 agosto 2007


L'Europa si adegua al controllo

Dopo l'elezione del controverso Presidente francese e il continuo allineamento italiano alle pressioni statunitensi, anche la Germania si appresta a compiere importanti modifiche alle leggi vigenti. Il problema relativo all'aumento degli incidenti automobilistici, contribuisce alla riforma del codice della strada, più restrittivo e punitivo per i cittadini. Verranno introdotti nuovi divieti di fumo nei locali pubblici e altre piccole scelte invisibili, che contribuiranno a modificare le abitudini dei tedeschi. Anche se apparentemente condivisibili, come il divieto di fumo nei locali, tutte queste misure stanno diventando il cavallo di battaglia della nuova frontiera del controllo della popolazione e della politica del terrore. Sempre più spesso assisteremo all'inasprirsi delle leggi a colpi di decreti, successivi a finti attentati terroristici o ancor peggio, create dopo aver subdolamente introdotto terrore e paura nelle menti dei cittadini europei. Parallelamente le banche si fondono, l'economia sembra ormai prossima al collasso e i cittadini sembrano sempre più lontani dalla vera realtà dei fatti. La tecnologia avanzata sta fornendo le basi per insinuare microscopici strumenti elettronici in ogni luogo e prodotto commercializzabile. Fra pochi anni ogni cittadino sarà completamente schedato ed etichettato secondo nuovi criteri. Non sarà più sufficiente sapere le informazioni anagrafiche, i governi saranno a conoscenza di abitudini, consumi e tendenze che possano mettere in pericolo gli schemi di potere precostituito. Quando la tecnologia senza-filo avrà colonizzato ogni angolo di città, paese e casa italiana, non sarà più possibile ribellarsi. Ogni cittadino sarà prigioniero della propria tecnologia, intrappolato con le proprie mani.