10 gennaio 2017


Natsarym e Cristianesimo

Un centinaio di anni dopo che la chiesa fu fondata a Gerusalemme, una polemica infuriava all'interno della congregazione. Il risultato fu una svolta dottrinale con conseguenze di vasta portata. 

I perdenti in quel dibattito furono successivamente respinti dal cristianesimo. Coloro che hanno mantenuto la fedeltà ai primi insegnamenti, hanno fortemente influenzato la nostra comprensione del Nuovo Testamento, più propriamente detto Nuovo Patto

La chiesa originaria, sotto la guida degli apostoli (natsarym), ha avuto legami molto stretti con la religione ebraica.

Gli ebrei convertiti, riconobbero Yahushua nel carattere del MessYAH profetizzato dai profeti antichi, lo rispettarono come insegnante di virtù e unica via di Salvezza. La venuta del MessYAH era parte integrante del proprio fondamento di fede, infatti gli ebrei di nascita, fedeli alla Torah, non avevano necessità di cambiare religione o precetti, perché Yahushua era Colui che i profeti avevano annunciato più volte. 

Non era necessaria nessuna conversione, tranne la conversione del cuore allo Spirito Santo, che come profetizzato ricevettero dopo il battesimo in Yahushua. In tal senso non era necessario abolire le basi della propria fede, proprio perché gli israeliti erano pienamente fondati sui principi della Torah e della Tanakh. La missione apostolica dei natsarym, convertiti nel cuore al MessYAH, aveva un grande desiderio di annunciare la Salvezza ai pagani (Gentili). Tutto questo è scritto negli Atti degli Apostoli. 

Udite queste cose, essi furono compunti nel cuore, e dissero a Pietro e agli altri natsarym: «Fratelli, che dobbiamo fare?» E Pietro a loro: «Ravvedetevi e ciascuno di voi sia battezzato nel nome di Yahushua Ha’MashYAH, per il perdono dei vostri peccati, e voi riceverete il dono dello Spirito Santo. Perché per voi è la promessa, per i vostri figli, e per tutti quelli che sono lontani, per quanti l’Adonay, nostro Eloah, ne chiamerà». E con molte altre parole li scongiurava e li esortava, dicendo: «Salvatevi da questa perversa generazione». (Atti 2:37-40) 

Molti di quelli che oggi si definiscono cristiani, hanno accolto ogni dottrina della fede cattolica (protestante, evangelica, etc…) senza comprendere a fondo il significato spirituale delle scritture. Il cristiano moderno parla e commenta esclusivamente il Nuovo Testamento, rifiutando quasi a prescindere la Torah, fondamento sacro e base della sana dottrina messianica. 

Infatti verrà il tempo che non sopporteranno più la sana dottrina, ma, per prurito di udire, si cercheranno maestri in gran numero secondo le proprie voglie, e distoglieranno le orecchie dalla verità e si volgeranno alle favole. (2Timoteo 4:3-4) 

Il MessYAH non ha mai rinnegato il passato, i profeti, tanto meno la Legge mosaica. Per questo Yahushua ci ricorda che Egli è la roccia su cui edificare la casa, ma Egli era già presente in ogni parola ispirata da YHVH attraverso i suoi profeti nel Vecchio Patto. 

La promessa fatta ad Abramo si compie perfettamente attraverso il sangue di Yahushua, tutto si compie perfettamente. Il MessYAH è la Parola, ogni cosa visibile e invisibile è stata creata per mezzo di Lui, quindi tutto è fonte ed ha origine nella figura del MessYAH. 

Nel principio era la Parola, la Parola era con YHVH, e la Parola era Elohim. Essa era nel principio con YHVH. Ogni cosa è stata fatta per mezzo di lei; e senza di lei neppure una delle cose fatte è stata fatta. (Giovanni 1:1.3) 

Molti credono che alcuni precetti e leggi del vecchio patto siano obsoleti, perché antichi, perché inutili e a volte anche errati. I sacrifici animali, le guerre, il sangue, le leggi di causa-effetto, sono troppo dure per i cristiani moderni, che invece tendono ad abbracciare la misericordia su base umana e carnale, ossia come giustificazione ad ogni loro azione, per scaricare la coscienza da ogni singolo turbamento interiore e spirituale. 

Comprendere la presenza del MessYAH all'interno di ogni scrittura da Genesi (1:1) a Rivelazione (22:21), significa comprendere il principio (YOD) e la fine di ogni cosa, fino a riportare alla Luce ogni Verità rivelata nella nostra vita. 

Attraverso questo meraviglioso viaggio nello spazio-tempo, l’uomo spirituale vivificato dallo Spirito Santo distrugge i limiti del tempo stesso, accede al significato più Alto della persona-uomo Yahushua, fino a ritornare all'uomo-dio Yahushua che si ricongiunge al Padre affinchè tutta la Creazione sia glorificata, così come il primo Adamo, l’uomo incorruttibile, essere immortale e perfetto nell'Agape di YHVH. 

Teologi, masoreti, dottori della legge, farisei, scribi, esegeti, pastori, sacerdoti, cardinali, pontefici, vescovi, tutti sono colpevoli di questo grande crimine contro la Vita, tutti sono complici dell’abominio che il mondo vive, perché hanno rinnegato la potenza della Verità, la potenza della Vita, possibile in Yahushua. 

Credere che i natsarym fossero una setta dedita alla pazzia, credere che si riunissero di nascosto per cospirare contro il potere temporale e imperiale del tempo, è credere alla menzogna. I discepoli agivano secondo le logiche dello Spirito Santo, che nulla ha a che fare con le logiche del mondo. 

Ma noi predichiamo Yahushua appeso al legno, che per i Giudei è scandalo, e per gli stranieri pazzia; ma per quelli che sono chiamati, tanto Giudei quanto Greci, predichiamo il MessYAH, potenza di YHVH e sapienza di YHVH; poiché la pazzia di Eloah è più saggia degli uomini e la debolezza di Eloah è più forte degli uomini. (1Corinzi 1:23-25) 

Ma l'uomo naturale non riceve le cose dello Spirito di YHVH, perché esse sono pazzia per lui; e non le può conoscere, perché devono essere giudicate spiritualmente. (1Corinzi 2:14) 

L’inquinamento del paganesimo romano e la netta opposizione degli oppositori ebrei al messaggio di Yahushua, formalizzò il progressivo allontanamento dalle radici ebraiche della fede messianica. Si tentò di creare una filosofia settaria, staccata dalle radici ebraiche e opposta a quelle riconosciute dei dottori della legge. 

Gli ebrei convertiti, i natsarym, dovevano quindi confrontarsi con queste opposizioni feroci, fino a scarificare la vita per difendere la Verità di Yahushua. Stefano fu lapidato e ucciso per aver testimoniato e reso onore alla Verità

«Gente di collo duro e incirconcisa di cuore e d'orecchi, voi opponete sempre resistenza allo Spirito Santo; come fecero i vostri padri, così fate anche voi. Quale dei profeti non perseguitarono i vostri padri? Essi uccisero quelli che preannunciavano la venuta del Giusto, del quale voi ora siete divenuti i traditori e gli uccisori; voi, che avete ricevuto la legge promulgata dagli angeli, e non l'avete osservata». (Atti 7:51-53) 

I gentili (pagani) cercavano di ammorbidire il culto (che tale non era) per inquinare e portare le loro tradizioni all'interno di quello che ben presto venne definito cristianesimo (Santa Romana Chiesa). 

Mentre Paolo iniziava l’opera di evangelizzazione, accusando coloro che si opponevano alla Verità, di essere ipocriti, di essere legati alle tradizioni farisaiche, di essere sepolcri imbiancati, così come li definiva il MessYAH, gli stessi ipocriti iniziavano le persecuzioni più feroci e spietate verso coloro che seguivano la Via, verso i veri discepoli costituiti dallo Spirito Santo e non da dottrine di uomini, ministri di Dio e non ministri di giustizia del bugiardo. 

Questa potenza, espressa da Paolo e Pietro, da Stefano, da Giacomo, da Timoteo, da Barnaba, era qualcosa che mai si era visto prima e che destabilizzava ogni contesto, folla e luogo nei quali l’opera si manifestava. Il problema è che molti che si avvicinavano alla Via non volevano rinunciare alle proprie tradizioni, di fatto iniziando a contaminare la purezza del messaggio messianico. 

Con la distruzione del tempio di Gerusalemme nel 70 d.c., Roma istituì una tassa denominata “fiscus iudaicus”. Vespasiano con questa legge imponeva il pagamento di un’imposta a tutti i giudei, semplicemente per il fatto di essere ebrei. Ogni persona tra i tre e i sessanta anni doveva versare alle casse dell’impero romano l’equivalente del salario di due giorni ogni anno. 

Se pure non fosse una tassa insopportabile per valore economico, essa rappresentava una discriminazione per i giudei e uno stimolo a rinunciare alle loro radici in favore della nuova religione che si stava formalizzando nell'impero, qualcosa che attingeva ad ogni aspetto dei culti pagani e ritualistici dei popoli colonizzati da Roma. 

I natsarym iniziavano a isolarsi in comunità sempre più piccole (alcune sulle rive del Giordano), altre presso la città di Pella (attuale Macedonia) e separate une dalle altre, questo perché era impossibile professare la Parola di Verità, in condizioni di forte persecuzione. 

Con il governo di Adriano le cose peggiorarono ulteriormente, ci furono repressioni sempre maggiori. La chiesa originaria, la Qahal dei natsarym, pian piano veniva isolata e divisa, la chiesa cattolica ormai era una realtà completamente integrata con il potere di Roma, tanto da divenire religione di Stato. 

I natsarym iniziarono ad essere accusati di eresia perché continuavano a seguire fedelmente gli insegnamenti del MessYAH e non avevano rifiutato e abolito i precetti mosaici. Molti si riunirono a Berea e furono i fondatori del metodo al quale ancora oggi i fedeli servitori di Yahushua fanno tesoro e hanno come riferimento: accertarsi di ogni cosa e ritenere ciò che è eccellente. 

A questo punto esistevano i servitori della Verità eretici e fedeli a Yahushua e i seguaci di Cristo. Un Cristo costruito dai padri della chiesa seguendo ogni contaminazione possibile dalle tradizioni greche, babilonesi, mesopotamiche e anche orientali. 

Costantino pose il fondamento ultimo per l’inizio dell’apostasia che ancora oggi domina il mondo, quella che si può definire “Babilonia, la grande meretrice”. Se gli apostoli originali fossero vivi oggi, la loro pratica di combinare il vangelo di Yahushua con la legge di Mosè impedirebbe di essere accettati dai leader della chiesa (cattolica). 

I natsarym non tollererebbero un pastore che indossa abiti talari che inneggiano e ricordano il dio Dagon (Pesce, Ictius), i suoi vestiti, il fatto che rinnegano il giorno dedicato a YHVH (Shabbat, il Sabato), che festeggiano feste pagane, che adorano il dio sole, che innalzano idoli e immagini sacre a sostituzione di YHVH… e infatti non lo fanno! 

I natsarym adorano YHVH in Spirito e Verità, attraverso l’unico Maestro e Dio Potente, Re dei Re e Signore dei Signori, YAHUSHUA HA’MASHYAH. 

La chiesa romana ha compiuto un’opera di grande anestesia delle menti, ha creato un mondo fatto di giustificazioni e recinti per la mente, un mondo fatto di menzogne, popolato da ministri che nulla hanno a che fare con lo Spirito Santo. Costantino riformò la Pasqua (Pesach) affinchè non coincidesse mai con la Pesach ebraica, la sua opera è viva e vegeta e sta conducendo buona parte dell’umanità nella fossa e nella morte eterna. 

I profeti urlano e avvertono, i profeti gridano la Verità da ogni angolo della terra, essi vedono la Potenza del Re che torna nella Sua Gloria, presto ogni ginocchio si inchinerà alla sua Autorità, nessuno potrà scappare, nessuno potrà nascondersi, nessuno sarà risparmiato. 

In Verità


Credits

http://www.fogwhistle.ca/acts/expelled.html
Bibliografia: Edward Gibbon (“Il declino e la caduta dell’Impero Romano”)