
Mi viene da sorridere quando rileggo quello che scrivevo tre anni fa, quando venivo insultato di essere un cospiratore, un visionario e un malato di mente. Oggi sono sereno perché so che questo sarà inevitabile, spero solo che la grande benevolenza divina possa esprimersi meno duramente con l’uomo, perché questa volta sarà l’ultima vera resa dei conti.
Qualcuno potrebbe pensare che questa sia una visione pessimista della storia, invece vi assicuro che scrivo con la compassione nel cuore e la serenità di un bambino, che altro non aspetta che torni il suo vero Padre. Chi vorrà stringersi le mani e continuare ad aiutare gli uomini di buona volontà costruirà il ponte fra le macerie di questa umanità deviata, questa civiltà incivile, che ha ridotto il Paradiso in un inferno giornaliero… Io sarò qui a tendere la mano sempre e comunque, sperando che altri come me non rifiutino il gesto e facciano altrettanto.