6 giugno 2016


Un cuore di carne

Cosa significa veramente avere un cuore di carne? 

Cosa significa veramente essere considerati degni dell’opera che Dio (Eloah) aveva in mente per il genere umano? 

Nella creazione Eloah, aveva immaginato l’uomo come essere perfetto, fatto a Sua immagine e libero di amministrare ogni bene del giardino e della terra intera, custodendo tutte le creature affidate alla sua tutela. 

Il cuore dell'uomo medita la sua via, ma Yahuveh dirige i suoi passi. (Proverbi 16:9) 

Nel cuore dell’uomo non esisteva la bramosia, il desiderio di avere o possedere altro, perché era parte integrante della creazione. Anche il cuore dell’uomo era un cuore vitale, batteva attraverso le armoniche dello Spirito in perfetta armonia con il creato. Successivamente alla caduta e alla disobbedienza, il genere umano ha sperimentato la divisione dal Padre e ha iniziato il suo percorso parallelo di dio-ego-se. Il cuore già aveva in se la contaminazione della ribellione all'ordine stabilito. 

Poiché dal cuore vengono pensieri malvagi, omicidi, adulteri, fornicazioni, furti, false testimonianze, diffamazioni. (Matteo 15:19) 

Nel corso degli anni il cuore è diventato sempre più insensibile, sempre più soggetto ad interpretazioni basate su sensazioni ed emozioni, piuttosto che diretto dalla coscienza (Spirito). 

Il cuore è ingannevole più di ogni altra cosa, e insanabilmente maligno; chi potrà conoscerlo? (Geremia 17:9) 

Il cuore ingannevole ha condotto l’uomo ad essere artefice della sua esistenza, a porsi sul trono di Dio stesso. Questo atteggiamento è proprio dell’angelo ribelle, che sovvertì l’ordine costituito dal Padre e attraverso la donna riuscì a maledire il genere umano e la sua discendenza. 

Come possiamo ritrovare l’unità con lo Spirito del Padre? 

Vi darò un cuore nuovo e metterò dentro di voi uno spirito nuovo; toglierò dal vostro corpo il cuore di pietra, e vi darò un cuore di carne. (Ezechiele 36:26) 

Ezechiele parla di un cuore di carne, un cuore capace di accogliere l’amore agape, un livello di amore puro, che si genera direttamente dallo Spirito. Il MessYAH rappresenta questo cuore pulsante e vivo, l’unico intermediario per essere riscattati attraverso il Suo sacrificio e ritornare in giusta relazione con l’Iddio dei viventi. 

E’ noto che voi siete una lettera di Yahushua, scritta mediante il nostro servizio, scritta non con inchiostro, ma con lo Spirito dell’Eloah vivente; non su tavole di pietra, ma su tavole che sono cuori di carne. (2Corinzi 3:3) 

Oggi è importante comprendere come i pensieri, le emozioni e tutto quello che entra nella nostra mente e nostro cuore può essere un inganno, può essere un veicolo per farci pensare di essere a posto con la coscienza e quindi di non compiere alcuna opera. Ma un cuore di carne, un cuore rinnovato nello Spirito di Yahushua, non può che essere vivo e al servizio del prossimo, non come gratificazione egoica, ma come forma del vero amore disinteressato e autentico che deriva dal Padre della Creazione. 

O Eloah, crea in me un cuore puro e rinnova dentro di me uno spirito ben saldo. (Salmi 51:10) 

In questo l’uomo, attraverso le Leggi che Dio scrive nei nostri cuori rinnovati, possiamo scrivere nuovi rotoli ogni giorno, possiamo partecipare attivamente al principio della creazione, essere l’inchiostro che inizia a scrivere un nuovo paradigma, attraverso la mano sapiente della Parola (Yahushua). 

Il nostro compito è solo quello di rinunciare a noi stessi, di sacrificare la vita in virtù di un bene più grande, di una salvezza eterna, di un Regno rinnovato dallo Spirito. Tutto è a portata di cuore, basta solo volerlo in piena coscienza. 

Ecco, io sto alla porta e busso: se qualcuno ascolta la mia voce e apre la porta, io entrerò da lui e cenerò con lui ed egli con me. (Rivelazione 3:20)

In Verità

2 giugno 2016


Il Nuovo Patto

Quando il MessYAH Yahushua venne sulla terra, fu fedele alla volontà del Padre, fu chiamato ad eseguire ogni singolo comandamento per compiere la sua missione. Egli portò il concetto di Amore Agape nel mondo, venne a completare attraverso il sacrificio del suo sangue, quello che era stato scritto dai profeti nei secoli precedenti. 

Questo è il patto che farò con la casa d'Israele dopo quei giorni, dice il Signore: io metterò le mie leggi nelle loro menti, le scriverò sui loro cuori; e sarò il loro Eloah, ed essi saranno il mio popolo. (Ebrei 8:10) 

Un nuovo patto è stato siglato attraverso quel sangue, un nuovo contratto di salvezza destinato all'umanità. 

Yahushua disse: Questo è il mio sangue, offerto per tutti gli uomini. Con questo sangue Eloah conferma la sua alleanza. (Marco 14:24) 

Molti hanno disprezzato quel contratto, hanno calpestato e odiato il MessYAH fino alla condanna sul legno, hanno maledetto chiunque lo onorasse. Coloro che oggi rifiutano quel sacrificio si pongono allo stesso livello degli scribi che lo condannarono, si pongono allo stesso livello di chi lo ha inchiodato al legno. Rifiutare quel patto è rifiutare la vita stessa, perché ogni cosa è stata creata per mezzo di Lui

Di quale peggior castigo, a vostro parere, sarà giudicato degno colui che avrà calpestato il Figlio di Eloah e avrà considerato profano il sangue del patto con il quale è stato santificato e avrà disprezzato lo Spirito della grazia? (Ebrei 10:29) 

La salvezza è a portata di tutti, siamo chiamati a vivere la Parola, lasciare che il nostro cuore di pietra si trasformi in cuore di carne, attraverso lo Spirito Santo. 

È lo Spirito che vivifica; la carne non è di alcuna utilità; le parole che vi ho dette sono spirito e vita. (Giovanni 6:63) 

Il mondo sta crollando sotto i nostri occhi, ogni potenza terrena è scossa, Babilonia la grande meretrice barcolla sotto i colpi dei quattro cavalieri, che stanno cavalcando senza briglia per adempiere ogni scrittura. 

La terra barcollerà come un ubriaco, vacillerà come una capanna. Il suo peccato grava su di lei; essa cade e non si rialzerà mai più. (Isaia 24:20) 

I potenti della terra si radunano per il grande giorno, ma poco potranno fare per essere salvati, perché in nessun angolo della terra ci sarà riparo dal giusto giudizio. Queste parole sono dure e spigolose, ma non sono altro che la verità che ci chiama a testimoniare. 

E dicevano ai monti e alle rocce: Cadeteci addosso, nascondeteci dalla presenza di colui che siede sul trono e dall'ira dell'Agnello. (Rivelazione 6:16) 

Scegliere oggi la strada stretta significa accettare molte prove e limitazioni, significa perdere amici, famiglia, relazioni, figli, amicizie, beni e in alcuni casi la vita stessa. Pochi infatti sono chiamati a tanti sacrifici… ma quale è il sacrificio maggiore? Vivere secondo le Leggi di Colui che ci ha creato e amato dal primo giorno, oppure essere adottati dal serpente antico e cadere nello stagno di zolfo e fuoco? 

Non ero ancora nato e già mi vedevi. Nel tuo libro erano scritti i miei giorni, fissati ancor prima di esistere. (Salmo 139:16) 

Non è un’allegoria, la morte eterna è veritiera, come ogni altra Parola scritta affinché ci pentissimo e ravvedessimo, affinché il nostro cuore ingannevole potesse scegliere di essere guarito da Colui che infonde forza e potenza. Molti dicono di credere in un Dio invisibile che vive nelle chiese di pietra, che vive dentro una statua o nei culti delle religioni, ma Dio è Spirito e lo Spirito è Vita! 

Non possiamo incatenarlo, non possiamo piegarlo alla nostra volontà, ne possiamo adattarlo alla nostra mente che mente. Lo Spirito è una brezza leggera, un alito di vento che nessuno sa da dove viene e dove va… è con noi se noi siamo fedeli ai comandamenti del Padre e facciamo la Sua volontà, se smettiamo di voler capire, se smettiamo di vivere nell'egoismo del nostro ego-se che ci vuole schiavi del serpente antico. 

Eloah è Spirito; e quelli che l'adorano, bisogna che l'adorino in spirito e verità. (Giovanni 4:24)

Siamo chiamati ad alzare la testa, urlare al mondo la nostra testimonianza, guardare al cielo perché la liberazione è vicina… cercate lo Spirito, cercate i fratelli e le sorelle, cercate la Verità e sarete liberi… 

Vi ho detto queste cose, affinché la mia gioia dimori in voi e la vostra gioia sia completa. (Giovanni 15:11) 

In verità, HaleluYAH

25 maggio 2016


Liberi o prigionieri?

La libertà è un concetto inseguito dall'umanità nel corso dei millenni, la storia insegna attraverso le guerre e le sottomissioni come il potere ha privato delle libertà individuali, della vita stessa in molti casi. Si parla spesso di libertà, ogni giorno siamo bombardati dal concetto di libertà stesso. Ma chi è veramente libero? 

Siamo liberi di scegliere veramente, oppure ogni giorno veniamo “scelti” da qualcosa che non comprendiamo?

Le influenze esterne dominano la nostra vita, perché a loro demandiamo tutte le nostre percezioni di ciò che sembra o non sembra giusto per noi. Ci troviamo a dover compiere scelte, quasi sempre dettate da circostanze, piuttosto che dal vero senso spirituale delle cose. Coloro che abitano nei mondi a noi invisibili, sanno bene come appropriarsi delle nostre vite, ci illudono di renderci liberi attraverso le seduzioni del mondo, della tecnologia, della “carnalità”, ma il risultato finale è una gabbia senza sbarre, una gabbia invisibile dalla quale non siamo in grado di uscire. 

Perché, fratelli, voi siete stati chiamati a libertà; soltanto non fate della libertà un'occasione per vivere secondo la carne, ma per mezzo dell'amore servite gli uni agli altri. (Galati 5:13) 

Perché nell'era di internet, delle nuove tecnologie che ci rendono istantaneamente collegati, siamo sempre più soli e schiavi delle nostre vite? Perché siamo dominati dai problemi della vita quotidiana, fino al punto da amare i nostri carcerieri? Perché il concetto di libertà ha un valore molto più elevato e non può che esistere in funzione di chi ha creato ogni cosa e ha fatto della libertà e della verità il punto cardine di tutta l’esistenza. Cosa rende veramente un uomo libero rispetto allo schiavo? La risposta ancora una volta è nello Spirito.

Ora, Yahuveh è lo Spirito; e dove c'è lo Spirito del Padre, lì c'è libertà. (2Corinzi 3:17) 

Il MessYAH Yahushua dichiarò: “conoscerete la verità e la verità vi farà liberi” (Giovanni 8:32)

Perché la Verità ci libera? La Verità è il fondamento dell’esistenza di tutta la creazione. La verità è la porta e la Verità non può che essere rivelata.

Yahushua gli disse: Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. (Giovanni 14:6)

Rivelare (ant. revelare) v. tr. [dal lat. revelare «togliere il velo», der. di velum «velo» col pref. re-] (io rivélo, ecc.). – Far conoscere cosa segreta o misteriosa o nascosta o non bene conosciuta. (da Enc. Treccani)

Perché la Verità deve essere rivelata e non conquistata con la mente ad esempio? Perché la mente applica metodologie che riportano sempre al nostro ego-se che ha bisogno di essere alimentato da energie di basso livello. L’ego ha necessità di scambiare informazioni, percezioni ed “energie” per compiacere se stesso, anche semplicemente a livello inconscio.

Con ogni tipo d'inganno e d'iniquità a danno di quelli che periscono perché non hanno aperto il cuore all'amore della verità per essere salvati. (2Tessalonicesi 2:10) 

Per questo molti “sanno” senza conoscere, perché la conoscenza prevede tutti i livelli della Verità e come dicevamo deve essere rivelata. Solo il Figlio di Eloah (Dio) rivela in Spirito e Verità, tutti i misteri della creazione, ma lo fa in funzione della nostra fede(ltà) alla Parola. Infatti se viviamo così come Egli ha insegnato nella sua vita terrena, saremo proiettati direttamente a partecipare alla sua Gloria, il nostro posto nella Creazione tornerà esattamente come al principio delle cose.

Molti pensano che la libertà in questo modo sia una sottomissione, ma l’universo stesso è gerarchicamente ordinato, non possiamo immaginare l’essere umano distaccato da tutta la perfezione in cui è immerso, privo di Leggi Universali e privo di vera conoscenza, se non riconosce umilmente di essere una parte della creazione e non il “creatore” della vita stessa. Il concetto moderno di libertà porta proprio a questo, alla manifestazione totale dell’uomo-dio, in grado di essere creatore di se stesso, in grado di sovvertire le Leggi Superiori, in funzione della sua imperfetta visione di ciò che è giusto o sbagliato. Infatti questo concetto di libertà luciferino porta all'annientamento dell’uomo e lo colloca in un mondo separato da quello pensato dal Creatore (Eloah per mezzo di Yahushua).

Nel principio era la Parola, la Parola era con Eloah, e la Parola era Eloah. Essa era nel principio con Eloah. Ogni cosa è stata fatta per mezzo di lei; e senza di lei neppure una delle cose fatte è stata fatta. (Giovanni 1:3) 

Lo pone distaccato dal flusso di informazioni che vengono dall'alto, praticamente l’uomo diviene semplicemente un pezzo di carne deperibile, priva di spirito e vita, una macchina biologica, in grado solo di adempiere alle funzioni fisiologiche o alle pulsioni e desideri della mente.

L'ira di Eloah si rivela dal cielo contro ogni empietà e ingiustizia degli uomini che soffocano la verità con l'ingiustizia. (Romani 1:18) 

Siamo nel pieno di quello che le scritture chiamano “fine dei tempi”, sta a noi scegliere definitivamente a chi affidare la nostra anima, per ottenere la salvezza (Yahushua= Yah è salvezza), oppure la separazione finale e la morte eterna.

In verità, in verità vi dico che se uno osserva la mia parola, non vedrà mai la morte. (Giovanni 8:51) 

In veritÃ