Molte persone in questi giorni martellano non dico cosa per la questione del voto nelle prossime elezioni politiche. A prescindere dal fatto che la propria scelta civica sia sacrosanta e parte del libero arbitrio di ognuno di noi, vorrei ricordare ai signori con la verità in tasca qualche piccola informazione utile. Il voto in quanto tale è l’espressione democratica di un popolo al fine di eleggere rappresentanti che possano governare la macchina dello Stato in modo che ci sia evoluzione e garanzie sociali per tutti i cittadini. Questo punto di per se già fa acqua da tutte le parti. In Italia infatti, non esiste più questo tipo di possibilità , in quanto i candidati, oltre ad essere scelti dai vari organi partitici, non rappresentano minimamente l’espressione della collettività , se mai rappresentano le linee guida dei propri capi di partito. Questo sarebbe anche corretto, in un discorso di democrazia diretta, in quanto garantirebbe alternanza di pensieri e proposte diverse a seconda dell’area politica (così come era decenni fa, in cui la destra rappresentava qualcosa e la sinistra un’altra). Oggi la consapevolezza che non esista più un’alternanza programmatica fra i partiti rappresentanti il panorama politico, è data dal fatto che gli interessi economici hanno sostituito quelli governativi nella totalità dei casi.
Molti anni fa quando esisteva una banca nazionale a garanzia dell’economia del Paese, con la capacità di intervenire direttamente sui problemi finanziari interni, questo era completamente diverso. Con la privatizzazione della banca d’Italia prima e la successiva delocalizzazione del suo potere alla BCE, il potere sovrano ed economico del Paese è terminato. Il potere politico molti anni fa ancora era in mano a chi veniva eletto, che poteva dirigere l’economia secondo gli interessi che meglio credeva, nel bene o nel male esisteva un potere politico. Oggi questa attitudine si è ribaltata, ossia l’economia è colei che detta le leggi alla politica, di fatto gestendo in toto la macchina statale e relegando i politici a semplici ratificatori di ordini imposti dal sistema finanziario. Non vi annoio con la storia del signoraggio, del perché della BCE e di tutte queste inutili storie da bar, purtroppo anche se comprese non cambieranno l’esito delle nostre vite, già ben definito dai padroni di turno.
Allora per chi votare?
Ammesso che ancora abbiate la volontà di andare a votare, sinceramente non vedo cosa possa garantirvi un futuro visto le premesse già fatte. Il fiscal compact, il pareggio di bilancio in costituzione e a breve la lotta esasperata al contante (vedi Bersani), hanno di fatto definito la politica del nostro Paese per i prossimi anni. Chiunque votiate sarà costretto ad attenersi alle regole imposte dalla BCE, dai governi occulti mondiali e da chi decide della nostra vita al di fuori dello Stato. Per questo nessuno potrà garantirvi la ripresa, la crescita o il benessere futuro, semplicemente perché è già stato deciso per legge che questo non può essere raggiunto. È come dire ad un volontario di salvare una persona in mare che sta per annegare essendo lui stesso in mare senza barca. Potrà salvare quella persona per qualche ora e poi? E poi morirà lo stesso insieme a chi ha salvato. Bersani ha più volte dichiarato di voler fare la guerra al contante e all’evasione, senza considerare che è il contante che ancora tiene in piedi quelle poche e piccole realtà che ancora non hanno fatto il cambio di residenza sotto i ponti. La tracciabilità servirà alla BCE per contare ogni singolo pelo del nostro corpo, per avere la certezza che nemmeno un centesimo di euro possa passare inosservato ai burocrati globali. Questo si chiama controllo, poco ha a che fare con l’evasione fiscale. Come dicevo nel post precedente, il paradosso di Berlusconi, con i provvedimenti pro-condono e l’abolizione di alcune tasse locali, sarebbe utile a chi è alla base del sistema, perché nonostante accrescerebbe il debito pubblico (cosa inventata per rendere schiavi noi imbecilli), aiuterebbe l’economia reale, quella cioè basata sullo scambio di beni e servizi. Questo non significa che votare Berlusconi sia la soluzione, in quanto anche queste misure non potranno, ne potrebbero essere intraprese per volere del governo mondiale. Misure di questo tipo allungherebbero i tempi dettati dalla BCE per il controllo totale delle persone e chi comanda non ha tempo da perdere. Lo stesso Grillo (e i suoi mandanti) sarebbero impotenti nel fare qualcosa di buono perché per tornare ad una economia reale, bisogna uscire dall’euro e dall’Europa e tronare alla moneta nazionale, con la capacità di stampare e inflazionare il denaro a proprio piacimento. Che il debito cresca un milione di volte tanto, a chi interesserebbe? A nessuno visto che sono tutti soldi virtuali, sono solo operazioni finanziarie create per avere il controllo sul popolo, nulla hanno a che vedere con l’economia reale. Monti e i suoi tirapiedi credo che subiranno una grande sconfitta in termini di voto, ma saranno legittimati lo stesso a prendere parte al governo nazionale per il bene del Paese, così come vuole Re Giorgio il porco e come vuole la comunità europea. Poco importa chi sarà il presidente del consiglio (credo Bersani), o chi il ministro dell’economia, l’Italia dovrà per legge adeguarsi alle direttive europee, fine della trasmissione.
Detto questo andare a votare o non andare è del tutto ininfluente, con la differenza che chi voterà avrà ancora una volta legittimato questo tipo di politica, questo sistema e queste logiche di potere, dovendo tuttavia soccombere nonostante il voto a quello già definito dai padroni. In che modo uscire da tutto questo? Io non ho la risposta, ne sono un economista, ne un esperto di nulla… ma credo che ognuno che abbia la testa attaccata al resto del corpo sappia benissimo che l’unico modo per segare le gambe al sistema è crearne un altro parallelo, basato esclusivamente su altre logiche di consumo. Si consumo, la parola più importante per l’umanità nel prossimo futuro. Perché tutti potranno promettere tutto ma il consumatore determina le sorti dell’umanità con quello che acquista. I padroni ragionano solo in ottica di denaro e consumo, è la sola e unica regola che conoscono.
5 febbraio 2013
Black or White?
Molte volte ho scritto e poi cancellato la prima frase di questo post, come per significare a me stesso che era totalmente inutile scrivere qualcosa a riguardo. Ormai siamo vicini al voto, un voto che per la prima volta nella storia della repubblica italiana hanno già scritto i burocrati della BCE. Un voto inutile sotto ogni punto di vista, poiché già determinato dalla politica economica che l’Italia deve necessariamente portare a termine nei prossimi anni per lo smantellamento dello stato sociale. Poco importano le percentuali, sono tutte balle da talk show. Tutto è stato deciso, un governo di centro sinistra con Monti o un suo clone all’economia e un bel siluro post voto a Vendola e i suoi amici cumunellisti. Berlusconi avrà la sua parte di seggi e sarà ben lieto di amministrarli per salvaguardare i suoi ultimi anni di vita, cercando di mantenere ed accrescere ancora il suo patrimonio. Ma dal suo punto di vista è comprensibile, anzi quasi scontato, in qualche modo c’è una forma di coerenza che gli altri non presentano. I politicanti e figuranti invece del PD e del centro di Monti (che altro non è che l’armata gesuita al completo) sono veramente vomitevoli, considerando come hanno ridotto e stanno per eliminare lo Stato italiano dal panorama mondiale. 4 Mld per salvare MPS, gli stessi soldi che servivano per non tassare le prime case degli italiani, altri miliardi per spese inutili e prive di senso se non si comprendono bene i loro punti di vista. Anche il povero Grillo (che povero non è) sarà messo li in un angolino a gridare e scalpitare mentre la frammassoneria indicherà la strada ai suoi prossimi interventi di piazza. Del resto questo fenomeno è stato creato per formare uno spezzatino politico che è necessario ai tecnocrati per mantenere le loro posizioni nello scacchiere. Tutto questo mentre il porco Re Giorgio si ostina a svendere il nostro Bel Paese agli amici sionisti della CIA, alla nuova Francia NeoColonialista e alla Germania del Quarto Reich. A me non viene nemmeno più da ridere…
29 dicembre 2012
Discorso di fine anno
Carissimi amici e amiche, concittadini, compatrioti, italiani, stranieri, ma soprattutto fratelli, vorrei fare il punto della situazione attuale con voi e augurarvi un buon 2013, ricco di felicità , soddisfazioni e benessere. Viviamo un periodo difficile, ma la vostra forza e la vostra dignità sta superando tutto questo per amore del bel Paese e di tutto quello che di buono è stato costruito dai nostri predecessori. Come Presidente di questa meravigliosa Nazione, vorrei rassicurarvi che la crisi è ormai alle corde, stiamo uscendo dalla contrazione dei mercati e il 2013 sarà un anno imperniato sulla ripresa. Vorrei ringraziarvi per gli sforzi che avete fatto per il vostro Paese, i sacrifici che avete affrontato affinché l’Italia non entrasse nel gorgo della disperazione e del fallimento. A voi tutti vorrei esprimere un grazie dal profondo del cuore. Il 2013 sarà l’anno della ripresa e grazie agli sforzi del governo siamo riusciti a compensare gli anni di spreco e malgoverno. Buon anno italiani!
Se non fossi il Presidente della Repubblica
Carissimi umani, quei pochi rimasti che ancora possono definirsi proprietari di un’anima e una mente pensante autonoma, vorrei fare due considerazioni sul passato e sul prossimo futuro. Il 2012 è stato l’anno del colpo di Stato delle banche, della costruzione di un uomo fantoccio investito da un lurido verme tre giorni prima di insediarsi a palazzo Chigi. Un uomo che ha bazzicato tutti i maggiori CDA che contano, un uomo che è stato inviato dalla BCE per smantellare quel poco che era rimasto della penisola italica con il bene placido degli USA. Un uomo senza anima, con molta probabilità devoto a satana e ai suoi collaboratori terreni, un uomo che non ha il senso del rispetto ne la dignità di essere Umano. Il 2012 è stato l’anno in cui a colpi di decreti (mai così tanti nel corso della storia repubblicana) si è messo fine alle pensioni, al lavoro e allo stato sociale in un solo colpo. L’anno della modifica della costituzione con la norma del pareggio di bilancio per legge dello stato, cosa che di fatto ha reso la schiavitù una legge della repubblica italiana. L’anno in cui abbiamo investito in TAV e in F35, senza considerare che i treni del Sud Italia più che TAV avrebbero bisogno della disinfestazione e per costituzione l’Italia ripudia la guerra. La guerra che è stata portata avanti senza problemi con il poco prima amico Gheddafi, guerra che l’Italia in prima persona è stata obbligata a fare per volere della NATO e della Francia, semplicemente perché l’ENI dava fastidio in Libia e la cordata SHELL-TOTAL doveva prendere il suo posto. Tornado che hanno sganciato bombe sulle teste degli amici libici, senza che la stampa ne menzionasse l’azione una sola volta. Del resto l’Italia fornisce solo l’appoggio logistico ai bombardamenti, questa è la storiella che ci viene raccontata…e che noi ci beviamo come le pecore. L’anno in cui un ministro della repubblica piange in conferenza stampa mentre mette in mezzo alla strada migliaia di persone semplicemente perché non è riuscita a fare due conti, o forse si. L’anno in cui abbiamo scoperto che l’ILVA inquina e le condizioni dello stabilimento sono a rischio. Ma dai? E i 40 anni precedenti? No era tutto ok, tutto regolare. Ma sapete perché è l’anno dell’ILVA? Perché alla NATO serve spazio per allargare la base di Taranto e noi schiavi dobbiamo obbedire. Poi certo se la magistratura si mette di traverso allora si troveranno soluzioni più drastiche, ma sempre con il bene placido degli idioti ecologisti di turno che non hanno capito niente ancora una volta. L’anno in cui un alieno ruba la merendina al presidente russo e lui arrabbiato dice che gli alieni sono fra noi da anni…poverino l’hanno proprio preso in giro per bene. Alieni? Be non vi aspettate teste a serpente o uomini alti due metri, sono molto più simili ai senza anima che vi circondano. L’anno in cui il Papa benedice il governo Monti, mentre affronta lo scandalo del maggiordomo graziato proprio prima di Natale…che bel momento. L’anno della fine del mondo dei maya, in cui le persone si riuniscono per vedere il meteorite fantasma, il terremoto epocale o l’arrivo degli alieni mentre si invertono i poli…però non parlate a nessuno dei segni dei tempi, quelle sono cose da pazzi paranoici. Persone che non sarebbero in grado di vedere nemmeno il capello in testa ad un calvo figurati l’inversione dei poli! L’anno in cui perdiamo l’europeo di calcio in finale…per questo ho davvero non mangiato per due settimane, è stato un vero dramma. Peccato che in quel periodo le portaerei solcavano i mari orientali senza che nessuno se ne accorgesse, ma dove è il problema? Perché essere sempre così pessimisti…L’anno di Grillo e dei grillini, u fenomeno di cui veramente pochi hanno compreso il significato. L’anno dei soliti omicidi rituali travestiti da suicidi, del ritorno di Berlusconi che per quanto assurdo sembra dica cose sensate…pensa come siamo ridotti? L’anno del premio nobel alla comunità europea. Lasciatemelo dire questa è per certo la più grande notizia dell’anno…dopo il nobel per la pace ad Obama questo è stato di gran lunga più emozionante. Come dare il nobel per la medicina a Mengele o il nobel per la letteratura a Misseri. Davvero fantastico! L’anno del naufragio della Concordia e della stupidità umana, milioni di euro galleggianti che lasciano morire persone a tre metri da riva…no comment. Potrei continuare per ore ma sapete la crisi ha ridotto il budget del discorso di fine anno e per ora va bene anche così. Per concludere vorrei ricordare a tutti coloro che sentono qualcosa dentro (non la peperonata) che il 2013 sarà un anno pessimo e doloroso, molto peggiore di questo che sta per finire e vorrei davvero essere ottimista, ma rischierei solo di non essere oggettivo così come è giusto che sia. Pregherò per tutti voi e spero che il Padre possa davvero aiutarci tutti!
Ps. Scusate il linguaggio volutamente poco poetico.
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