30 ottobre 2006


Scie Chimiche e Hollywood

Qualche tempo fa mi trovai a fare zapping tra un noioso programma e l'atro. La mia attenzione si soffermò sulla pubblicità di una famosissima marca di primi piatti e minestre pronte. La pubblicità riprendeva una ragazza in bici che tornava a casa per gustare una buona minestra. Mentre pedalava, per un attimo l'inquadratura riprendeva una nitida scia chimica. La prima reazione fu di sorridere. Fra me e me pensavo a come fosse strana la cosa. Pensavo che sicuramente si trattava di una casualità nelle riprese, ma allo stesso tempo di un fenomeno talmente frequente da finire anche in una pubblicità. Poi facendo poco caso al resto, mi sono imbattuto nella pubblicità di Aldo, Giovanni e Giacomo promotori di una altrettanto famoso gestore di telefonia mobile. Anche in quel caso, nei trenta secondi pubblicitari si intravedeva una chiarissima scia chimica. In quel momento però non mi venne da sorridere e cominciai a pensare che tutto questo potesse avere un senso. Certo bisogna essere un po' paranoici e cospirazionisti per vedere il marcio in ogni cosa, ma l'esperienza mi porta a credere che a pensar male spesso non si arriva troppo lontani dalla verità. Dopo queste due scoperte pubblicitarie, ho lasciato perdere la TV, anche perchè due ore la settimana sono anche troppe, non volevo sollecitare i miei neuroni con così tanto materiale interessante.

Ieri sera invece ho potuto ammirare la maestria dei grafici della Dreamworks nella realizzazione delle più belle scie chimiche mai viste in un film d'animazione. Nel film “La gang del bosco” infatti ci sono svariati esempi di come l'industria cinematografica sia alle dipendenze dei signori del controllo di massa. Stavolta le scie chimiche non possono essere una semplice coincidenza durante le riprese di uno spot pubblicitario, sono state invece costruite ad arte e create dalla Dreamworks proprio per arricchire il film di queste ormai familiari nuvolette di morte che riempiono i nostri cieli.

La cosa disgustosa è assistere a questi messaggi subliminali in grado di alterare il pensiero delle persone. Vedendo le scie nei film e nelle pubblicità il cervello incamera l'informazione come normale e naturale. Quello che si vede in TV del resto oggi conta molto di più di quello che si legge o si sente dire in giro. Molte persone agiscono come le pecore, senza porsi nessuna domanda, talvolta vivendo con paraocchi che non permettono di alzare la testa e vedere quello che succede nei nostri poveri cieli. Pian piano queste scie chimiche stanno diventando una cosa normale, la gente crede siano nuvole particolari, magari dovute all'effetto serra, altri invece non si pongono neanche la domanda, liquidando il tutto in pochi secondi come normali scie di condensazione degli aerei.

Io non conosco la verità e non conosco lo scopo finale di questi esperimenti, quello che comprendo è il perchè delle scie chimiche. Un popolo controllato, ammalato, ucciso chimicamente è più facilmente gestibile.

Mi piacerebbe vedere il Ministro Pecoraro Scanio parlare in TV delle scie chimiche e spiegare agli italiani cosa stia succedendo, rassicurali che non c'è da temere in alcun modo per la salute, confortarli che questi magici geroglifici celesti sono soltanto delle semplici figure per far giocare i nostri figli a riconoscere gli animali nelle nuvole... ma credo proprio che non sia così.

Quando crediamo di aver toccato il fondo c'è sempre qualcuno che ci porta una vanga e ci invita a scavare sempre più in basso.

23 ottobre 2006


Torniamo al baratto!

Il baratto nacque come una forma di scambio di beni o prodotti al fine di garantire la libera circolazione delle merci o più in generale di servizi. Assistiamo impotenti alle notizie che ogni giorno riempiono i quotidiani e le televisioni sul rialzo dei tassi d'interesse, l'inflazione, oppure al recentissimo declassamento dell'Italia ad opera di Standard & Poor e Fitch. A volte sembra di ascoltare queste notizie con totale indifferenza, come se queste cose da banchieri o economisti non ricadano pesantemente sulle nostre tasche martoriate. L'economia italiana e mondiale è priva di qualsiasi garanzia, proprio perchè tende ad arricchire i più ricchi con giochi di potere e speculazioni subdole alle spalle dei soliti contribuenti. Si parla di finanziaria, di debito pubblico, ma non si parla quasi mai di sviluppo veramente sostenibile e dell'abolizione del cancro del SIGNORAGGIO e della moneta spazzatura. Il denaro ha perso lo scopo per il quale venne creato. Viene stampato come carta straccia e non esiste più un corrispettivo in oro che anni fa ne garantiva il reale valore. Tutto diventa telematico, automatico e “online”. Fra qualche anno non avremo più bisogno nemmeno di girare con un portafoglio, ci saranno dei microchip a pensare al conto del supermercato oppure all'abbonamento a sky. Tutto diventa invisibile e subdolo, tutto diventa controllo di massa, tutto è stato creato per facilitare l'acquisto di cose inutili. Per questi motivi e moltissimi altri sarebbe bello tornare al baratto. Lo scambio assumerebbe un significato reale, nessuno potrebbe fregare il prossimo perchè a fronte di una merce è necessario che ce ne sia un'altra di pari valore.

13 ottobre 2006


Se non è buono per loro figuriamoci per noi...

Dareste mai da mangiare un bel piatto di carne pieno di detersivi e pesticidi al vostro cane ?
Certamente no. Però noi mangiamo merendine, panini di Mc. Donald's, carne ormonata, pesce al mercurio e ogni tipo di schifezza.
Usereste mai l'acqua del rubinetto aggiunta di sale marino per il vostro preziosissimo acquario marino ?
Credo di no. Però noi la beviamo, cuciniamo e ci laviamo con quella stessa acqua, spesso ricca di cloroderivati e ammoniaca.
Vi preoccupate del pelo del vostro gatto. Arricchite la pappa con integratori di vitamine e sali minerali ?
Certamente si. Noi invece mangiamo sempre meno frutta e verdura e arricchiamo la nostra dieta con cibi privi di vita, cotti e altamente elaborati.
Vi preoccupate di usare lampade che favoriscano la fotosintesi delle piante negli acquari di acqua dolce ?
Certamente si. Allora perchè ci rinchiudiamo in uffici privi di finestre, al piano interrato con aria condizionata e senza alcun raggio di luce naturale.
Forse è il caso di cambiare le nostre priorità... e rimettere l'uomo al centro della nostra cultura del rispetto.