
Tuttavia la nostra missione è quella di tentare di risalire il pendolo affinché possiamo divenire spettatori di tale oscillazione, lasciando ai nostri impulsi più bassi la possibilità di essere trasformati, rinforzando così le correnti benefiche che nutrono lo spirito che vive in noi. Risalire il pendolo significa osservare in modo più distaccato le dinamiche della vita, cercando di assumere un atteggiamento di amore disinteressato, nel quale il giudizio e la colpa lasciano spazio al servizio e alla compassione. In questo modo le oscillazioni avverranno con minore intensità, la loro ampiezza tenderà ad affievolirsi fino quasi a diventare una piccola vibrazione intorno al punto di equilibrio, nel quale ogni cosa continuerà il suo movimento, ogni cosa sarà pulsazione armonica. È difficile raggiungere questo equilibrio, poiché significa mettere da parte il nostro senso critico, il nostro ego e il nostro modo di vedere la giustizia nelle cose. Significa affidarsi a forze di natura superiore, lasciarsi cullare come su una giostra, senza rischio di cadere e provocare danni alle altre anime che incrociano la nostra vita. Riuscire a fare questo sarebbe un grande traguardo, almeno per me…