Lamento, lamentarsi
Ci sono molti esempi di lamentele nella Bibbia. L'esodo dagli egiziani e il tempo nel deserto furono molto difficili e molto spesso gli israeliti mormorarono per questo. Paolo insegna:
Ora, queste cose avvennero loro per servire da esempio e sono state scritte per ammonire noi, che ci troviamo alla fine dei tempi. (1 Corinti 10:11)
Il Mar Rosso
Dopo che gli israeliti lasciarono l'Egitto, incontrarono il Mar Rosso davanti a loro e gli egiziani dietro di loro. Ecco come hanno reagito:
Quando il faraone si avvicinò, i figli d'Israele alzarono gli occhi; ed ecco, gli Egiziani marciavano alle loro spalle. Allora i figli d'Israele ebbero una gran paura, gridarono a YHVH, e dissero a Mosè: Mancavano forse tombe in Egitto, per portarci a morire nel deserto? Che cosa hai fatto, facendoci uscire dall'Egitto? (Esodo 14:10-11)
Mosè confortò il popolo con queste parole:
E Mosè disse al popolo: «Non abbiate paura, state fermi e vedrete la salvezza che Yahuveh compirà oggi per voi; infatti gli Egiziani che avete visti quest'oggi, non li rivedrete mai più. YHVH combatterà per voi e voi ve ne starete tranquilli». (Esodo 14:13-14)
L'acqua amara
Quando giunsero a Mara, non potevano bere l'acqua di Mara, perché era amara; perciò quel luogo fu chiamato Mara. Allora il popolo mormorò contro Mosè, dicendo: «Che berremo?» (Esodo 15:23-24)
Questo è ciò che Mosè ha fatto:
Egli gridò a Yahuveh; e Yahuveh gli mostrò un legno. Mosè lo gettò nell'acqua, e l'acqua divenne dolce. È lì che YHVH diede al popolo una legge e una prescrizione, e lo mise alla prova, dicendo: «Se tu ascolti attentamente la voce di YHVH che è il tuo El, e fai ciò che è giusto agli occhi suoi, porgi orecchio ai suoi comandamenti e osservi tutte le sue leggi, io non ti infliggerò nessuna delle infermità che ho inflitte agli Egiziani, perché io sono Yahuveh, colui che ti guarisce». (Esodo 15:25-26)
Gli israeliti si lamentarono, ma Mosè confidò in Yahuveh.
Gli israeliti si lamentano del cibo
È il quindicesimo giorno del secondo mese dopo la loro partenza dall'Egitto ed è la terza volta che brontolano.
Tutta la comunità dei figli d'Israele mormorò contro Mosè e contro Aronne nel deserto. I figli d'Israele dissero loro: «Fossimo pur morti per mano di Yahuveh nel paese d'Egitto, quando sedevamo intorno a pentole piene di carne e mangiavamo pane a sazietà! Voi ci avete condotti in questo deserto perché tutta questa assemblea morisse di fame!» (Esodo 16:2-3)
La risposta di Yahuveh:
Allora Yahuveh disse a Mosè: «Ecco, io farò piovere pane dal cielo per voi; il popolo uscirà e ne raccoglierà ogni giorno il necessario per la giornata; così lo metterò alla prova e vedrò se cammina o no secondo la mia legge. (Esodo 16:4)
Lamentarsi porta alla ribellione
Lamentarsi e mormorare si trasforma in una vera e propria ribellione, come scritto in Deuteronomio:
Ma voi non voleste andare e vi ribellaste all'ordine di Yahuveh, del vostro El; mormoraste nelle vostre tende e diceste: «YHVH ci odia; per questo ci ha fatto uscire dal paese d'Egitto per darci in mano agli Amorei e per distruggerci. (Deuteronomio 1:26-27)
Quando succede qualcosa che percepiamo come negativo, ci sentiamo delusi o arrabbiati e quindi iniziamo a lamentarci. Mentre brontoliamo, iniziamo ad analizzare la situazione, cercando di capire perché questo sia accaduto e quale sarebbe il possibile scenario peggiore, la paura insorge e iniziamo a credere a queste bugie che abbiamo inventato nelle nostre menti. In questa fase, il passo logico successivo è ribellarsi a chiunque riteniamo responsabile della situazione, e molto spesso, come credenti, riteniamo YHVH responsabile, nonostante l’avvertimento che El rivela a Samuele sulla ribellione.
La ribellione è considerata stregoneria
Infatti la ribellione è come il peccato della divinazione, e l'ostinatezza è come l'adorazione degli idoli e degli dèi (elohim) domestici. Poiché tu hai rigettato la parola di Yahuveh, anch'egli ti rigetta come re (riferito a Saul, ndr). (1 Samuele 15:23)
Lo spirito santo mette alla prova
YHVH ci ha dato comandamenti da rispettare per trarre vantaggio dalle prove della vita, per avere una via maestra da percorrere, essi sono un modo per verificare la nostra fedeltà nei suoi confronti. Quando scegliamo di obbedire a YHVH scegliamo la vita, sia nel fisico che nello spirituale, lui è saggezza ed amore, vuole il meglio per noi e tutto ciò che ci chiede è di essere giusti, di vivere la nostra vita come testimonianza vivente della sua giustizia. Questo dovrebbe bastare a rendere grazie in ogni occasione.
Essere grati
Lo stesso Paolo conferma per mezzo dello spirito santo, quale dovrebbe essere l’atteggiamento spirituale di un vero discepolo in ogni occasione:
In ogni cosa rendete grazie, perché questa è la volontà di Yahuveh in Yahushua verso di voi. (1 Tessalonicesi 5:18)
Or sappiamo che tutte le cose cooperano al bene di quelli che amano El, i quali sono chiamati secondo il suo disegno. (Romani 8:28)
E ho questa fiducia: che colui che ha cominciato in voi un'opera buona, la condurrà a compimento fino al giorno di Yahushua Ha’MashYah. (Filippesi 1:6)
Per mezzo di Yahushua, dunque, offriamo continuamente a El un sacrificio di lode: cioè, il frutto di labbra che confessano il suo nome. (Ebrei 13:15)
Come dunque avete ricevuto Yahushua, l'Adonì, così camminate in lui; radicati, edificati in lui e rafforzati dalla fede, come vi è stata insegnata, abbondate nel ringraziamento. (Colossesi 2:6-7)
Perseverate nella preghiera, vegliando in essa con rendimento di grazie. (Colossesi 4:2)
Avere un atteggiamento di gratitudine
Gli effetti che cambiano la vita nell'avere un atteggiamento di gratitudine sono stati scientificamente provati, non che abbiamo bisogno della scienza per dimostrare che la Bibbia è la verità, ma è sorprendente sapere che può essere provato per coloro che non credono. Avere un atteggiamento di gratitudine crea emozioni positive e questo allarga il cuore, lo spirito santo fluisce in noi ispirandoci a fare opere di bene, a dedicare tempo all'edificazione spirituale, a creare occasioni nuove di testimonianza, nonché appaga il nostro spirito che riceve una parte di benedizioni da Yahuveh stesso.
Quindi, possiamo scegliere di avere un atteggiamento di gratitudine e aspettare YHVH con fede, oppure possiamo continuare nella paura, nel brontolio e nella ribellione e subirne le conseguenze. Possiamo dire la verità solo se conosciamo la verità, è inutile mentire a se stessi, lo studio della parola di YHVH deve essere parte di noi, ogni volta che un pensiero devia dalla Via, dobbiamo tornare alla parola di verità, perché possiamo tutto attraverso Colui che ci fortifica. (Filippesi 4:13)
In verità
Credits: setapartpeople.com