4 novembre 2011


Italia

Penso alla frustrazione dei padroni, quando guardando alla situazione politico-economica italiana, si sentano così depressi per non aver più nemmeno la forza di mettere a segno i soliti mini provvedimenti per lo smantellamento dello stato sociale. Li immagino sulle loro poltrone di pelle umana a chiamare i portaborse con le istruzioni da dare ai ministri e ai banchieri per accelerare questo processo e mettere in piedi qualche ultimo decreto dell’ultima ora prima del banchetto finale. In paesi più diligenti e allineati del nostro, tutto è più semplice per i padroni, c’è sempre l’uomo giusto al posto giusto che mette subito le cose in ordine. Ma si sa, l’Italia è un Paese a se, un Paese ricco di contraddizioni, in cui si parla ogni giorno di crisi guardando il Tg sul megaschermo da 90 pollici, si parla di aumento di prezzi mentre si prende un aperitivo da cinque euro al bar sotto casa. L’Italia è un Paese fantastico e forse per la sua innata pigrizia passerà la crisi che ancora deve arrivare pensando che in fondo ancora si sta bene…del resto poco importa la Verità, poco importa chi e come gestisce le nostre vite, in fin dei conti l’importante è non avere pensieri…e se un fantoccio presidente può permettersi tutto questo, perché noi allora non possiamo? Ma arriva un giorno in cui ci si alza dal letto e si arriva allo specchio con gli occhi ancora appiccicati e incollati, a fatica si intravede una figura che non assomiglia più ad un uomo, ma è la copia discount dell’Immagine che Qualcuno aveva creato così bene, in modo così armonico e perfetto. A quel punto non rimane che sputarsi in faccia e in fondo riconoscere che siamo proprio arrivati alla frutta. È giunto il tempo in cui tutto quel cotone che abbiamo infilato nelle orecchie per non sentire quello che veniva detto più volte, va rimosso velocemente, che è tempo di comprendere come funzionano le cose, non perché da soli abbiamo la possibilità di cambiarle, semplicemente perché questo rappresenta il più grande atto di umiltà che possiamo concedere a noi stessi, riconoscendo una volta per tutte che dobbiamo vivere secondo Regole che non sono dettate dall’ego umano, ma da una Perfezione che va al di là della nostra comprensione, che in fondo possiamo scorgere se veramente siamo onesti con noi stessi…