5 novembre 2008


Essere o non essere?

La dimensione spirituale in cui vive l'uomo e molti altri esseri, è una dimensione caratterizzata dal dualismo e dalla continua lotta fra bene e male. Una lotta che è tipica di questo contesto e che non troverà mai soluzione, per come è intesa dalla maggior parte delle persone. Queste polarità sono necessarie a preservare il nostro diritto ed esercizio del libero arbitrio. Ognuno di noi è chiamato a discernere in ogni istante il modo più adatto per compiere un'azione, o meglio per indirizzare un pensiero creativo. Mi riferisco al pensiero come veicolo per creare la nostra realtà nel bene e nel male, la qualità di quello che la mente produce è la risultante del nostro livello di felicità.

Accettando questo principio, a poco a poco è semplice comprendere come il bene e il male non siano affatto positivi o negativi in assoluto, rappresentano solo il nostro modo di utilizzare le facoltà di creazione alle quali ci rivolgiamo, in maniera più o meno conscia. Tutto è perfetto così com'è, semplicemente perché necessario ad insegnare ad ogni uomo in evoluzione, il percorso più utile per accrescere la sua consapevolezza. Non c'è nessuna lotta fra bene e male, non è necessario entrare in conflitto con gli aspetti negativi, il risultato finale è solo quello di accrescere l'energia ad essi collegata.

L'unica cosa importante che possiamo fare è accettare ed accogliere ogni lato oscuro che si presenta nel nostro intimo, accettare questo aspetto come un'opportunità di crescita e trasformazione. Il male può essere trasformato in bene ogni qualvolta lo comprendiamo, lo accettiamo e lo trasformiamo dentro di noi. La guerra che ogni giorno dichiariamo sul posto di lavoro, in famiglia, al mondo intero, è la proiezione di una guerra che si svolge con ferocia ancora più grande nel nostro intimo essere interiore. Trasformare queste grandi energie cristallizzate, significa espandere la propria coscienza e agire nel bene e per il bene.

Il conflitto non credo possa essere la via per la creazione di un mondo migliore, non penso sia un'energia utile all'uomo per evolvere verso un'integrazione del Tutto. Accogliendo l'idea che non c'è nulla da combattere, possiamo iniziare a costruire le fondamenta di un mondo più adatto all'uomo, nel quale ognuno è artefice del proprio potere creativo, in linea con il cuore e nel rispetto di tutti gli esseri che partecipano alla Creazione divina. Arrendersi a noi stessi, perdonare noi stessi ed accettare noi stessi, è il primo passo per entrare in questo tipo di energia.

Articolo correlato: La scelta