10 marzo 2008


Aspettando il Giappone

Ogni giorno l’economia mondiale è scossa dalle minacce dell’euro, del petrolio e dall’incertezza dei mercati. Questo blog è da sempre attento ai problemi economici, senza aver una preparazione in materia e senza conoscere le logiche perverse che regolano i mercati finanziari. Sembra tuttavia chiara la tendenza futura e il costante indebolimento a livello globale, che porterà inevitabilmente alla più grande depressione che l’uomo ricordi. Il petrolio continua la sua corsa inarrestabile, credo il punto di rottura si attesterà fra i 140 e i 160 dollari al barile. Questo limite facendo un rapido conto, dovrebbe giungere nella seconda metà di questo anno. Parallelamente l’euro diventerà sempre più forte, fino a doppiare la valuta americana, vittima dell’inadeguatezza della politica statunitense. La scelta di molti Paesi produttori di petrolio, di scambiare l’oro nero in euro piuttosto che in dollari, sta pian piano annichilendo la valuta americana. Un ruolo molto importante sarà anche interpretato dalle borse asiatiche e dallo yen, che sarà il precursore del tracollo definitivo dell’economia mondiale. In passato molte persone osteggiavano tali visioni futuriste, come vere e proprie fantasie paranoiche.

Oggi queste fantasie sono reali e noi tutti possiamo percepire tale crisi (nonostante i nostri politucoli scorrazzino per l’Italia a nostre spese) sul caro vita. Questi discorsi non interessano i grandi finanzieri e i grandi investitori, investono frontalmente i cittadini che lavorano, coloro i quali pagano le tasse e percepiscono un salario misero rispetto al costo della vita. Ogni bene di prima necessità è legato al petrolio, ogni cosa che acquistiamo è vincolata all’oro nero. L’aumento dei prezzi è da attribuirsi maggiormente a questa grande speculazione, ormai sotto gli occhi di tutti.

Il futuro governo Berlusconi-Veltroni dovrà necessariamente tornare a parlare di energia nucleare (anche se tutti sappiamo non essere una soluzione valida) e di crisi dei mercati, assisteremo ad uno dei periodi più brutti della nostra storia. Saremo umiliati e privati della dignità di uomini per ingrassare i banchieri che per anni ci hanno derubato di ogni forma di bene. Chi non avrà risorse, provviste e un luogo per ripararsi dovrà soccombere al futuro prossimo, senza potersi ribellare, senza avere alternative. Sarà bello ricordare il passato e sognare come era il bel Paese, prima che diventasse una colonia statunitense e poi una filiale della BCE.