3 marzo 2008


Abbracci proibiti

In una scuola dell’Arizona è stata adottata una linea di condotta che proibisce agli studenti di abbracciarsi. Non è permesso di abbracciarsi per più di due secondi. Alcuni studenti hanno manifestato il loro dissenso organizzando un grande abbraccio di gruppo di fronte al campus.

Questa notizia curiosa, forse rientra nella categoria gossip, se non fosse che tale restrizione agisca direttamente sull’espressione emotiva dei ragazzi. Comprendo e condivido regolamentazioni che evitino degenerazioni a tutti i livelli. Basti pensare a quello che succede anche in Italia, per altro filmato e pubblicato con i videotelefoni anche su internet. Questa “stortura” comportamentale, è il frutto di una società che non riesce più a collocare i veri valori, pilastri della società. Famiglie assenti (loro malgrado) che non creano le condizioni affinché i giovani sviluppino una propria sana individualità.

I ragazzi sono inclini all’esuberanza, ma questo non giustifica il bloccare ogni forma di saluto fra amici. Un abbraccio oggi è la forma più alta di contatto interpersonale che si possa avere. I nostri cuori si toccano e percepiamo il contatto con l’altra persona permettendo un vero scambio emozionale ed energetico. Le aure si compenetrano e si espandono fondendosi l’una con l’altra fino a creare un’empatia unica per alcuni istanti. Spesso dopo un lungo abbraccio ci sentiamo accolti, ci sentiamo protetti ed amati, ogni cellula del nostro corpo trae giovamento da questo contatto. Tutto questo avviene anche a livello chimico per opera del cervello.

La nostra società si sta inaridendo dietro a formali strette di mano e convenevoli sempre più privi di significato. Stiamo perdendo la comune attitudine dell’uomo a relazionarsi in modo sano, ad essere l’animale sociale più evoluto e raffinato. Cerchiamo di vivere in modo corretto e rispettoso, ma non priviamoci di esprimere le nostre emozioni, troppo spesso confinate nella nostra parte razionale.

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