6 novembre 2007


Banlieues italiane

Ultimamente sta montando il dibattito pubblico sulla sicurezza, sul problema legato all’immigrazione e alla delinquenza. Non voglio esprimere un parere a favore o contro le misure o i decreti legge applicati in questi casi, in genere mi piace parlare di persone, di dignità umane e di opportunità aperte a tutte. Mi sembra riduttivo identificare come nemico una certa etnia o un certo tipo di criminalità, perché più esposta socialmente e per questo più debole. Il nostro governo, peraltro un governo di partecipazione progressista, è incapace di porre rimedi a questa situazioni. Centinaia di persone si adoperano per farsi giustizia a proprio modo. Sono aumentate le richieste di porto d’armi, è aumentata la paura dell’italiano che non si sente garantito ne tutelato da uno Stato inesistente. Questo gioco al massacro del più debole, dell’immigrato ed anche del cittadino onesto, alimenta la fobia per il diverso, per il più fragile e più disagiato.

Nello scenario internazionale le misure sono pressoché identiche. Misure restrittive atte a reprimere, a lasciare il cittadino inerme di fronte alla criminalità, atte ad esasperare il dibattito pubblico, affinché leggi sempre più limitative della libertà vengano promulgate. Sarò ripetitivo, ma vedo un disegno ben chiaro, un chiaro progetto per incarcerare con manette invisibili ogni individuo del pianeta. Le morti, i crimini e i massacri, gli incidenti stradali, sembra tutto costruito ad arte per educare in maniera velate chiunque senta un disagio sociale.

Tempo fa in Francia ci furono scontro molto gravi fra la popolazione che rivendicava alcuni diritti nei confronti dei più deboli. Oggi ci troviamo nella stessa condizione. Una condizione più morbida solo perché l’italiano è più docile e malleabile dalle menzogne del potere e in fin dei conti non si smuove se non per difendere la propria proprietà, che difficilmente tuttavia viene intaccata (ma anche questo sta per cambiare, con i mutui bomba). Fin quando la sera si possono affondare le terga in un comodo divano, tutto sembra funzionare magicamente.

Il paradosso futuro sarà quello di assistere a fatti di cronaca sempre più efferati, episodi di discriminazione razziale e quant’altro, per giustificare quelle norme che porteranno alla creazione di un super governo mondiale, quello che da anni i burattinai stanno costruendo mattoncino su mattoncino.

Mi chiedo quanto influisca il controllo mentale ad opera di onde elettromagnetiche, il controllo subliminale della Tv, il controllo totale della nostra vita, su questi episodi di violenza. Sarò paranoico, ma comincio a vedere marcio ovunque e l’unica cosa che mi viene da fare e renderlo pubblico, se pur andando in contro a chi vede il mondo con occhi foderati di prosciutto.