25 maggio 2016


Liberi o prigionieri?

La libertà è un concetto inseguito dall'umanità nel corso dei millenni, la storia insegna attraverso le guerre e le sottomissioni come il potere ha privato delle libertà individuali, della vita stessa in molti casi. Si parla spesso di libertà, ogni giorno siamo bombardati dal concetto di libertà stesso. Ma chi è veramente libero? 

Siamo liberi di scegliere veramente, oppure ogni giorno veniamo “scelti” da qualcosa che non comprendiamo?

Le influenze esterne dominano la nostra vita, perché a loro demandiamo tutte le nostre percezioni di ciò che sembra o non sembra giusto per noi. Ci troviamo a dover compiere scelte, quasi sempre dettate da circostanze, piuttosto che dal vero senso spirituale delle cose. Coloro che abitano nei mondi a noi invisibili, sanno bene come appropriarsi delle nostre vite, ci illudono di renderci liberi attraverso le seduzioni del mondo, della tecnologia, della “carnalità”, ma il risultato finale è una gabbia senza sbarre, una gabbia invisibile dalla quale non siamo in grado di uscire. 

Perché, fratelli, voi siete stati chiamati a libertà; soltanto non fate della libertà un'occasione per vivere secondo la carne, ma per mezzo dell'amore servite gli uni agli altri. (Galati 5:13) 

Perché nell'era di internet, delle nuove tecnologie che ci rendono istantaneamente collegati, siamo sempre più soli e schiavi delle nostre vite? Perché siamo dominati dai problemi della vita quotidiana, fino al punto da amare i nostri carcerieri? Perché il concetto di libertà ha un valore molto più elevato e non può che esistere in funzione di chi ha creato ogni cosa e ha fatto della libertà e della verità il punto cardine di tutta l’esistenza. Cosa rende veramente un uomo libero rispetto allo schiavo? La risposta ancora una volta è nello Spirito.

Ora, Yahuveh è lo Spirito; e dove c'è lo Spirito del Padre, lì c'è libertà. (2Corinzi 3:17) 

Il MessYAH Yahushua dichiarò: “conoscerete la verità e la verità vi farà liberi” (Giovanni 8:32)

Perché la Verità ci libera? La Verità è il fondamento dell’esistenza di tutta la creazione. La verità è la porta e la Verità non può che essere rivelata.

Yahushua gli disse: Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. (Giovanni 14:6)

Rivelare (ant. revelare) v. tr. [dal lat. revelare «togliere il velo», der. di velum «velo» col pref. re-] (io rivélo, ecc.). – Far conoscere cosa segreta o misteriosa o nascosta o non bene conosciuta. (da Enc. Treccani)

Perché la Verità deve essere rivelata e non conquistata con la mente ad esempio? Perché la mente applica metodologie che riportano sempre al nostro ego-se che ha bisogno di essere alimentato da energie di basso livello. L’ego ha necessità di scambiare informazioni, percezioni ed “energie” per compiacere se stesso, anche semplicemente a livello inconscio.

Con ogni tipo d'inganno e d'iniquità a danno di quelli che periscono perché non hanno aperto il cuore all'amore della verità per essere salvati. (2Tessalonicesi 2:10) 

Per questo molti “sanno” senza conoscere, perché la conoscenza prevede tutti i livelli della Verità e come dicevamo deve essere rivelata. Solo il Figlio di Eloah (Dio) rivela in Spirito e Verità, tutti i misteri della creazione, ma lo fa in funzione della nostra fede(ltà) alla Parola. Infatti se viviamo così come Egli ha insegnato nella sua vita terrena, saremo proiettati direttamente a partecipare alla sua Gloria, il nostro posto nella Creazione tornerà esattamente come al principio delle cose.

Molti pensano che la libertà in questo modo sia una sottomissione, ma l’universo stesso è gerarchicamente ordinato, non possiamo immaginare l’essere umano distaccato da tutta la perfezione in cui è immerso, privo di Leggi Universali e privo di vera conoscenza, se non riconosce umilmente di essere una parte della creazione e non il “creatore” della vita stessa. Il concetto moderno di libertà porta proprio a questo, alla manifestazione totale dell’uomo-dio, in grado di essere creatore di se stesso, in grado di sovvertire le Leggi Superiori, in funzione della sua imperfetta visione di ciò che è giusto o sbagliato. Infatti questo concetto di libertà luciferino porta all'annientamento dell’uomo e lo colloca in un mondo separato da quello pensato dal Creatore (Eloah per mezzo di Yahushua).

Nel principio era la Parola, la Parola era con Eloah, e la Parola era Eloah. Essa era nel principio con Eloah. Ogni cosa è stata fatta per mezzo di lei; e senza di lei neppure una delle cose fatte è stata fatta. (Giovanni 1:3) 

Lo pone distaccato dal flusso di informazioni che vengono dall'alto, praticamente l’uomo diviene semplicemente un pezzo di carne deperibile, priva di spirito e vita, una macchina biologica, in grado solo di adempiere alle funzioni fisiologiche o alle pulsioni e desideri della mente.

L'ira di Eloah si rivela dal cielo contro ogni empietà e ingiustizia degli uomini che soffocano la verità con l'ingiustizia. (Romani 1:18) 

Siamo nel pieno di quello che le scritture chiamano “fine dei tempi”, sta a noi scegliere definitivamente a chi affidare la nostra anima, per ottenere la salvezza (Yahushua= Yah è salvezza), oppure la separazione finale e la morte eterna.

In verità, in verità vi dico che se uno osserva la mia parola, non vedrà mai la morte. (Giovanni 8:51) 

In verità