16 gennaio 2012


Il dragone si è svegliato, noi quando?

Il sig. Drago ha da poco lanciato una nuovo e gravissimo monito riguardo la crisi. La situazione è gravissima, le agenzie di rating declassano gli Stati, le banche e fra poco declasseranno anche le nostre natiche, sempre in modo molto democratico, ossia lasciando noi poveri mortali fra i problemi della vita quotidiana. Tutti questi termini economici ormai sono diventati popolari più delle popstar che seguono gli adolescenti. Anche i pensionati al bar, invece di giocare a briscola, parlano di spread e default. Unicredit ha eseguito da poco una grande iniezione di capitale, una nuova ventata di denaro fresco e profumato. A chi ha chiesto di onorare questo denaro? Ma a noi poveri imbecilli che ancora investiamo in banche e obbligazioni, semplicemente perché prima di gettare il limone, va spremuto fino all’ultima goccia.

La cosa ormai è talmente prevedibile che chiunque abbia un cervello, può verificare e diagnosticare ciò che accadrà il mese successivo. Non bisogna essere economisti ed esperti del settore. Se la BCE parla di default della Grecia, possiamo essere tranquilli che la Grecia è già andata, con buona pace di chi tra la popolazione vive già per strada da mesi. E dopo la Grecia a chi toccherà? Spagna, Portogallo o Italia? Non importa molto chi andrà prima o dopo, hanno già deciso che così sarà e finché noi povere pecore crederemo ancora ai padroni e alle loro commedie, nulla potrà mai cambiare. Non c’è soluzione e non ci sarà nessuno che salverà il nostro Stato o il fantomatico e illusorio debito, un concetto che di per se nemmeno esiste nella realtà. Quindi sedetevi comodi e aspettate tutto questo, ma nel tempo che verrà non dite che nessuno lo aveva detto con largo anticipo, perché non si sa mai con precisione quando qualcuno più Alto, più Forte e Giusto arriverà a giudicare tutti noi, ognuno per i suoi meriti. Io prego ogni giorno perché quei giorni siano più brevi possibili perché davvero ci sarà tanto da pesare…