13 novembre 2011


Sommerso

Una volta la società si divideva in aristocratici e popolo, successivamente con l’avvento dell’industria e del capitale si divise in padroni e sottomessi. Per essere più “chic”, molti parlano di borghesi e proletari, di ricchi e poveri, ma sostanzialmente non è mai cambiato nulla. Vorrei risparmiare ogni superfluo commento su cosa sta avvenendo in Italia, di come il futuro presidente del consiglio distribuirà i dividenti del nostro posteriore ai suoi padroni. Vorrei solo farvi ridere un po’ sottolineando un articolo di repubblica che parla di una curiosa notizia riguardo al “sommerso”. Di per se il termine sommerso indica qualcosa di oscuro e cattivo, qualcosa che già dal nome non ispira ne fiducia ne simpatia. La signora Gabanelli, tra l’altro spesso citata fra i paladini dell’informazione indipendente (che di indipendente non ha nemmeno il titolo), ha reso pubblica una sua idea per risolvere l’evasione fiscale e il mondo del sommerso. Tassare il denaro contante, oppure obbligare per legge a pagamenti con carta di credito o assegni. Francamente sono rimasto stupito da così tanta intelligenza! Non avevo pensato potesse essere così semplice, in fin dei conti il nero è un male e chi guadagna 400 euro al mese stirando i panni dei padroni non è giusto che evada così lo Stato. In fin dei conti togliere di mezzo la moneta e sdoganare per sempre la moneta elettronica è una vera e propria soluzione! Non conta se questo potrebbe sembrare leggermente una proposta a doppio fine, del resto a pensar male poi si sbaglia sempre. Del resto si toglie la moneta, si crea un bel mondo virtuale e puff…tutto risolto. Consiglio alla Gabanelli di pensare anche a un bel microchip sottocutaneo per facilitare questa ottima proposta, sarebbe perfetto per la sua applicazione….ma scusate dimenticavo, forse questo è il programma di qualcun altro, forse è già stato pensato, forse ho sbagliato canale!

Ps. Di per se il denaro elettronico non è un male, il punto come sempre è l’utilizzo che se ne vuole fare!