30 luglio 2008


Respiro

Ogni attimo trascorso scandisce il respiro di un uomo. Ispirazione ed espirazione creano la vita, una costante alternanza fra contrazione ed espansione. Due movimenti necessari e contrapposti, senza i quali a vita cesserebbe di fluire. Pensiamo per un attimo di fermare il respiro e osserviamo le sensazioni. I sensi cominciano a creare forti attriti, il corpo scalpita per riprendere la sua normale attività respiratoria. Ogni cellula sembra implorare l’ossigeno necessario alla vita. Parafrasando questa sensazione, l’uomo spesso si trova in una situazione analoga, prigioniero di un respiro che manca, vittima di un ritmo frenetico che vede un respiro interrotto, mozzato della propria normale e sana alternanza. Si vive con l’affanno di dover adempiere ai propri doveri, si corre da una parte all’altra senza sapere dove si sta andando, spesso senza meta ne destinazione.

Lasciando al respiro la sua vera funzione si apprezza il ritmo del cosmo, si apprezza il soffio della vita che scorre in ciascuno di noi, come il battito dell’universo, un cuore che pulsa all’unisono con tutto quello che lo circonda. Un alternanza fra espansione e contrazione per trovare il centro della propria esistenza, scoprire la propria essenza, senza dover necessariamente agire, semplicemente osservando e sorridendo a tale manifestazione.

Il respiro come alito divino in ciascuno di noi, un soffio di vita che forse è il caso riscoprire ed apprezzare, fermandoci di tanto in tanto ad osservare il suo movimento, con calma, in silenzio, in un luogo semplice e pacifico, per sentirsi parte di qualcosa di molto più grande e luminoso.