8 maggio 2008


Tempo

La vita frenetica dei nostri giorni porta inevitabilmente a rincorrere i mille impegni giornalieri, spesso seguiamo con affanno il loro avvicendarsi. Le giornate scorrono velocemente, ci si sente smarriti e incapaci di amministrare il nostro tempo libero, sempre troppo poco e spesso rilegato ad orari consoni al riposo del fisico. Questo stile di vita indebolisce la nostra energia vitale, ci svuota profondamente, annebbia la vista e sfoca la realtà, ci rende ingranaggi di un sistema che non ci rappresenta, privi di spirito, abili ed efficaci come in una catena di montaggio, ma profondamente fragili nell’animo.

Spesso dedichiamo poco tempo ai noi stessi, come se questa antica pratica del volersi bene, sia solo un vezzo che non possiamo permetterci. In quei rari momenti di pausa e riflessione ci sentiamo in colpa, come se stessimo rubando qualcosa alla famiglia, al lavoro, agli interessi, a qualsiasi attività ci impegni. Invece è proprio in quei momenti in cui il nostro Spirito incontra la nostra mente, la fusione del corpo e dell’anima in un rituale che conduce al benessere psicofisico. La cultura orientale insegna da anni la meditazione come pratica per mantenere allineate le nostre percezioni del mondo, per renderci consapevoli di noi stessi. Noi possiamo sperimentare questa pace semplicemente fermandoci e prendendoci cura del nostro Spirito. Non servono tecniche particolari, è solamente necessario riscoprire la nostra guida interiore, la voce che parla al nostro cuore.

“Rubando” un po’ di tempo agli altri riusciamo a comprendere meglio noi stessi, tutto sembra più chiaro, limpido e cristallino. Ogni rapporto ne trae giovamento, la pace e l’armonia prendono il posto allo stress e al vivere frenetico. Diventiamo osservatori consapevoli del nostro mondo, riscoprendo ogni sua piccola sfaccettatura, ogni angolo nascosto, ogni odore, ogni colore. Semplicemente entriamo in contatto con il nostro essere più profondo, per tornare alla vita con maggior serenità e pace nel cuore. Sembrerà una perdita di tempo, una inutile pratica che a poco serve, ma sperimentando questa fusione fra il corpo e lo spirito, ci rendiamo conto che quello è il tempo speso in modo migliore, quello che gratifica l’essere e lo rinforza, lo rende pronto ad ogni circostanza che la vita ci riserva.