4 novembre 2007


Napolitano: «Prepariamoci a nuove crisi»

Non pensavo di aver la voglia di vomitare di domenica mattina. Le parole dello schifoso capo dello stato (volutamente in minuscolo) rendono onore al peggior sceneggiatore di politica internazionale. Non ho voglia di commentare quello che sembra non commentabile. Queste parole dovrebbero essere l'esempio per chi ancora crede che non esistano poteri occulti, che il Nuovo Ordine Mondiale sia una barzelletta inventata dai complottisti.

Parole pronunciate durante la deposizione di una corona d'alloro sulla tomba del milite ignoto.

"L’Italia e la sua comunità devono prepararsi a fronteggiare nuove possibili emergenze, nel panorama internazionale, per garantire la sicurezza e condurre alla pace. A nessuno possono sfuggire le preoccupazioni che nascono dall'aggravarsi della situazione in Afghanistan, dall'incombere di gravi incognite nella regione che abbraccia l'Iraq e l'Iran, dal riaccendersi di acute contrapposizioni nei vicini Balcani, dal persistere di tensioni nel quadro politico e istituzionale libanese, dal trascinarsi di una crisi lacerante nel Medio Oriente. Per fronteggiare le nuove, potenziali crisi che si affacciano all'orizzonte si richiede un nuovo sforzo di coesione nazionale e un concreto impegno per garantire la pace anche al di fuori dei confini della stessa Europa e contribuire alla costruzione di un nuovo ordine mondiale. L'Italia deve fare la sua parte, deve contribuire a garantire la sicurezza internazionale, prevenire e superare crisi e conflitti in aree vicine e lontane. Questa è una responsabilità a cui non possiamo sottrarci, che come italiani e come europei non possiamo delegare ad altri."

Giorgio Napolitano

Testo tratto del Corriere