22 settembre 2007


Microchip nei malati di Alzheimer

Faceva sì che tutti, piccoli e grandi, ricchi e poveri, liberi e schiavi ricevessero un marchio sulla mano destra e sulla fronte e che nessuno potesse comprare o vendere senza avere tale marchio, cioè il nome della bestia o il numero del suo nome. Apocalisse 13, 16-17
Circa sei milioni di cittadini americani soffrono de morbo di Alzheimer. I sintomi variano da disturbi del comportamento, perdita di memoria, stato confusionale e atteggiamenti riconducibili alla demenza senile. Negli Stati Uniti ai pazienti colpiti da questa malattia, vengono impiantati dei piccoli microchip della nota casa produttrice VeriChips, per tracciarne tutti i valori relativi allo stato di salute. Questo kit tecnologico ha un costo di 1400 dollari e comprende il microchip, il lettore e 10 siringhe sterili. Ai pazienti l’impianto costa 200 dollari ed è rimborsabile dalle assicurazioni sanitarie. Alcuni pazienti sono entusiasti di aver abbandonato molte delle tradizionali cure mediche e di aver trovato una soluzione al problema dei controlli. Il chip è grande come un chicco di grano e contiene informazioni che possono essere inserite in basi dati per l’analisi, l’identificazione e il controllo del paziente. Alcune associazioni che tutelano la privacy e la salute dei cittadini stanno compiendo una battaglia contro questi sistemi, rei di compromettere la libertà, soprattutto utilizzando persone vulnerabili e in condizioni di salute particolari come i malati di Alzheimer. Un ulteriore avvertimento arriva dalle recenti correlazioni fra cancro e microchips impiantati negli animali. Molte cavie infatti sono decedute in seguito all’impianto di supporti identificativi. C’è il rischio quindi per la salute delle persone, oltre che per quella degli animali indifesi. Tralasciando per un secondo l’aspetto legato alla salute e ai danni provocati da queste apparecchiature nanotecnologiche sofisticate, vorrei ancora una volta stigmatizzare il problema relativo al controllo e all’identificazione dei cittadini. Tutti questi provvedimenti sono un passo indietro della scienza e un passo da gigante dei governi per il controllo e la repressione delle persone. Dobbiamo essere vigili riguardo questo tipo di “progressi” che celano un disegno ben preciso, quello di schiavizzare l’uomo e renderlo indifeso e sotto controllo. Notizie di questi giorni riguardano anche sistemi di rilevazione biometrica in aeroporti londinesi e potenti scanner in grado di spiare le letture dei passeggeri in attesa del volo. Tutto questo conduce ad uno Stato di polizia, alla fine della libertà. Link in Inglese