17 settembre 2007


Avanti il prossimo

Seicento missili iraniani Shihab-3 sono puntati su obiettivi israeliani, saranno lanciati se Iran o Siria verranno attaccati. Dozzine di postazioni in Iraq, usate dalle forze americane sono state segnalate come possibili obiettivi per i missili. Il missile Shihab ha una gittata di 1300 km e può raggiungere ogni obiettivo in Israele. Domenica il ministro degli esteri francese Bernard Kouchner ha affermato che la crisi nucleare iraniana sta portando i governi a prepararsi al peggio, cioè ad una eventuale guerra. In ogni caso il ministro ha precisato che la situazione diplomatica è comunque da preferire. Il governo iraniano ha chiaramente accusato la Francia di fiancheggiare gli Stati Uniti, alludendo alla recente politica filo americana di Sarkozy.

La situazione geopolitica mondiale sembra aver preso una piega poco rassicurante. Il mandato di Bush è alla fine e sicuramente il presidente americano cercherà di portare l'America e gli alleati in una nuova guerra. L'opinione pubblica americana ha modificato notevolmente l'atteggiamento verso il presidente, nonostante tutto ciò un evento catastrofico potrebbe modificare questa tendenza di colpo. Spero non si debba piangere un nuovo 11 Settembre nei prossimi giorni, un evento che catalizzerebbe il colpevole nello stato iraniano. Bush avrebbe il pretesto per attaccare l'ultimo giacimento mediorientale in mani ostili, potrebbe sferrare l'attacco finale e l'innesco di una guerra totale. I democratici inoltre sembrano fiancheggiare in tutto e per tutto la politica estera del presidente Bush e sono pronti a raccogliere il testimone nei prossimi 4 anni.

Intanto in Italia, dopo mille annunci e avvertimenti, qualcuno ha scoperto l'esistenza di testate atomiche sul territorio italiano. Queste bombe sono destinate a colpire l'Iran. Stati Uniti e Israele non esiteranno un minuto per sganciare l'intero arsenale bellico a disposizione.

Poveri noi...