3 novembre 2006


Azione e Reazione

Chiunque abbia studiato un po' di fisica al liceo conoscerà il famosissimo principio di azione e reazione, meglio noto come la terza legge di Newton. Questo principio sta per essere applicato a Napoli. La crescente ondata di criminalità di questi giorni ha riportato il capoluogo campano a doversi confrontare con legalità e nuove regole. Il ministero degli interni, dopo aver ipotizzato la presenza dell'esercito, ha varato un nuovo piano di sicurezza per porre fine alla criminalità e rendere Napoli più sicura. Il piano prevede un maggior impiego di uomini e mezzi pronti ad intervenire insieme alle attuali forze dell'ordine. Si prevede anche un servizio di videosorveglianza attivo 24 ore su 24. Il punto al quale voglio arrivare è proprio questo. Celare dietro l'istinto di maggior protezione strumenti molto più adatti per il controllo capillare della popolazione, sembra essere diventato il nuovo obiettivo degli Stati occidentali. L'Italia dal canto suo deve adeguarsi a questa tendenza, già ampiamente diffusa in Stati Uniti e Gran Bretagna. Probabilmente questo controllo con telecamere ad ogni angolo della strada è pensato per ben altri scopi. Non scommetterei molto sul fatto che possa aiutare a fermare la criminalità a Napoli. Piuttosto penso possa essere la reazione ad un problema grave, che in questi termini viene ben digerita dal cittadino. Certamente se provvedimenti di questo tipo non venissero presi in circostanze particolari, ci sarebbe una ostruzione da parte delle persone, che vedrebbero queste misure poste come coercizione della libertà e della privacy. Invece in questo modo vengono addolcite e fatte digerire tranquillamente diventando normali e doverose in uno stato civile e moderno. Fra qualche anno avremmo telecamere, rilevatori biometrici e RFID in ogni negozio, cortile, casa e supermercato presente sulla terra. Tutto questo deliberatamente creato per controllare le masse e rendere vulnerabile in cittadino pensante. L'atra sera ho appreso che in una grande palestra di fitness di Roma è stato istallato un rilevatore biometrico per la lettura delle impronte digitali al fine di gestire meglio ingressi ed uscite degli atleti e prevenire le contraffazioni delle stesse. Mi chiedo cosa mai si possa contraffare o rubare ad un abbonamento in una palestra pagato mensilmente o annualmente. Non è più facile dire che queste sono prove per far digerire il tutto ai poveri italiani? Ai posteri l'ardua sentenza.