30 agosto 2006


D'Alema come la Rice

A volte credo che il sole faccia male... Le ultime dichiarazioni di D'Alema lasciano perplessi sulla politica estera italiana. Sembra di assistere all’ennesimo discorso del segretario di stato americano. Il costante monito al disarmo unilaterale dei presunti terroristi islamici, degli Hezbollah, delle presunte armi provenienti dalla Siria.

"Se la Siria prosegue a rifornire di armi gli Hezbollah libanesi, la comunitĆ  internazionale non resterĆ  a guardare" ha affermato oggi il ministro degli esteri. Mi chiedo se questa ennesima presa di posizione inutile, la voglia di protagonismo di un governo di sinistra che poco tempo fa andava nelle piazze a sventolare la bandiera della pace, non sia completamente un atto demagogico. Per cinque anni abbiamo criticato il governo Berlusconi e la sua politica filoamericana. Oggi l’Italia sta compiendo le stesse azioni e gli stessi passi verso missioni di guerra in terre ostili, per difendere gli interessi si Israele. Mi chiedo dove siano finite le bandiere della pace che infestavano pacificamente i balconi delle case degli italiani. Mi chiedo se la poltrona del presidente della camera sia cosƬ comoda da non alzarsi nemmeno per una dichiarazione che arrivi a un accordo di pace. Mi chiedo dove siano finiti i sindacati, le marce, i girotondi... forse stanno tutti troppo comodi sulle poltrone istituzionali. Buon riposo gentili ministri e presidenti. Non serve che vi preoccupiate piĆ¹ di tanto. I nostri cari ragazzi col cappello blu stanno giĆ  navigando verso la pace...