27 luglio 2006


Digerisci meglio... e vivi in forma!

Certamente la pubblicità è l'anima del commercio. Questa ferrea legge ormai governa ogni nostra smania consumistica. Nulla in contrario in generale, ma quando l'informazione è totalmente forviante, questo crea non pochi problemi al mio stato di quiete. L'acqua della salute come dice la pubblicità è ricca di sali minerali e facilita la digestione. Ammettiamo per un secondo che questo sia vero. Del resto la nazionale di calcio beve Uliveto (e anche tutti i volatili), perchè non fidarsi? Abbiamo o non abbiamo vinto il mondiale? Benissimo, detto questo potrei fermarmi e fare una bella bevuta alla salute dei campioni, ma ripensandoci bene voglio approfondire l'argomento. Le acque minerali o oligominerali hanno delle proprietà fisico-chimiche alla sorgente a seconda della loro conformazione, l'altezza e la composizione geologica del territorio in cui si sono formate. Con l’analisi chimica si definiscono le quantità di minerali inorganici che si trovano nell’acqua. Essi sono frammenti di roccia che l’acqua ha assorbito durante il percorso sotterraneo prima di sgorgare in superficie. In particolare vengono determinate le quantità di calcio, magnesio, sodio, potassio, idrogeno, carbonato, solfato, nitrati, cloruro, silice, ferro, alluminio, stronzio, bromo, iodio, nitriti, fosforo, mercurio, bario e i gas disciolti come ossigeno, anidride carbonica, azoto e altri.

La somma dei minerali inorganici dà il residuo fisso che si ottiene facendo evaporare un litro di acqua a 180°. I minerali inorganici sono quelli che provengono di rettamente dal terreno, e vengono raccolti dall’acqua che fuoriesce dalle rocce. I minerali organici sono quelli che sono già stati metabolizzati dalle piante o dagli animali. I minerali inorganici provenienti da terreno e contenuti nelle acque non possono essere metabolizzati direttamente dalle cellule umane, ossia trasformati in sostanze proprie dell’organismo; essi devono essere innanzi tutto metabolizzati dalle cellule vegetali ed essere trasformati in minerali organici. (In effetti anche i minerali inorganici possono essere metabolizzati dall’uomo, ma questo richiede un notevolissimo impegno dell’organismo perché esso è obbligato a produrre quello che nel caso dei minerali organici è già presente, vale a dire deve costruire veicoli organici che trasportino la maggior parte dei minerali attraverso le fessure delle pareti cellulari.) Nelle acque, tuttavia, questi veicoli di trasporto per i minerali inorganici non sono presenti, per cui, se il corpo non ne produce in misura sufficiente, essi non riescono a penetrare nelle cellule attraverso il tessuto connettivo e quindi si depositano in tutto l’organismo. I minerali inorganici contenuti nell’acqua, difficilmente o non assimilabili da parte delle cellule umane, possono determinare un sovraccarico di elettroliti nel sangue; essi devono essere eliminati attraverso il filtraggio renale.

In poche parole più l'acqua è ricca di minerali inorganici più a lungo andare è dannosa per la salute. Si potrebbe approfondire molto l'argomento parlando del terreno biologico e del suo deterioramento fino ad arrivare alle condizioni estreme in cui il corpo è predisposto ad accogliere malattie degenerative. I valori come PH (Il ph intracellulare oscilla fra 6,4 e 6,8 cioè un valore leggermente acido) e resistività dell'acqua (quanti meno minerali sono contenuti nell’acqua tanto minore è la conducibilità e maggiore è la resistenza e il valore in Ohm) dovrebbero essere tenuti sotto controllo per evitare che il corpo possa ospitare un terreno biologico adatto allo sviluppo di infezioni o malattie.

Le migliori acque quindi sono le acque naturali minimamente mineralizzate con residuo fisso sotto 40 mg/l (resistività superiore a 20.000) e pH fra 6,4 e 6,8.

Inoltre il bambino della pubblicità che beve un bel bicchiere di acqua con piena soddisfazione della mamma, dovrebbe stare attento a tutto quell' ottimo calcio che crede di assimilare perchè l'unica cosa che assimila è una discreta quantità di residui che andranno ad intasare i suoi delicati reni, spazi intracellulari e con un po' di fortuna creare una discreta quantità di calcoli (biliari, renali, ghiandole salivari,...). I rischi per la salute dovute inoltre dal cloro e da altri fattori di potabilizzazione (vedi fluoro), sono oggi da considerarsi un pericolo per la salute umana, troppo soggetta a inquinamento ambientale.

Certo vedere una mamma che offre dell'acqua ricca di calcio al suo bambino facendo credere a tutti che questo gesto amorevole è per il suo bene è un immagine che influenza non poco le vendite del prodotto stesso.

Buona bevuta a tutti!